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Mignano Montelungo – Forni abbattuti, Fanini scrive al Prefetto: atto scellerato e insopportabile

Mignano Montelungo – La cancellazione dei forni, realizzati negli anni 60 per permettere agli abitanti delle palazzine popolare di panificare, ha suscitato polemiche e malumori in paese. Roberto Fanini coordinatore del Movimento Civico “OLTRE” scrive al Prefetto di Caserta per esternare la contrarietà all’azione attuata dal sindaco Antonio Verdone. Chiedono al Prefetto di assumere le iniziative in suo potere e si dicono stanchi di essere soggiogati e di vedere persone in lacrime. “…. nonostante il tentativo di arginare un progetto che definiamo “scellerato”, i forni in rassegna sono stati demoliti. Con un’azione furtiva e vigliacca, complice il clima di festa patronale che in questi giorni ha catturato l’attenzione dell’intera comunità, è stato posto in essere un atto vile che, in un batter d’occhio, ha cancellato anni di storia e tradizioni . E’ bastato il braccio di una gru per eliminare i ricordi comuni legati alle attività quotidiane che le nostre nonne prima e, le nostre mamme dopo, svolgevano nella spensieratezza e complicità di donne votate alla famiglia. E’ bastato un gesto insano per cancellare il ricordo, ancora vivido, dei profumi che quei comignoli, ormai inesistenti, diffondevano per tutto il quartiere. Il rammarico maggiore resta quello legato all’impossibilità, per i nostri figli, di conoscere una parte significativa della loro identità.  In un clima generale che vede il nostro paese impegnato nella riqualificazione degli usi e delle tradizioni locali, la nostra Amministrazione, con in testa il Sindaco dr. Antonio Verdone , ha pensato bene di andare controcorrente, arrogandosi il diritto di calpestare la memoria e la storia dei nostri affetti. Siamo, come Movimento, a rappresentare lo sdegno ed il disgusto di un’intera comunità ferita nel profondo da chi, paradossalmente, avrebbe dovuto vigilare e custodire gelosamente su quanto di più prezioso essa possiede, ovverosia: “il suo passato, la sua storia, la sua cultura”.  Siamo stufi di essere soggiogati dall’atteggiamento arrogante e irrispettoso posto in essere dal primo cittadino che, più di ogni altra volta, in questa occasione, ha toccato il fondo! Siamo oltremodo offesi nel vedere i nostri i concittadini “in lacrime” di fronte a tale scempio. Solo la loro coscienza e responsabilità di persone perbene che amano in modo viscerale la propria terra e la propria identità, ha evitato conseguenze peggiori. Tutto ciò è insopportabile”.

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un commento

  1. Ci risulta che i forni citati nell’articolo, risalgano almeno agli anni 40. Il tutto è confermato da testimonianze degli abitanti nonché da documenti fotografici risalenti al 1946.