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Tora e Piccilli – E’ nata la “Repubblica autonoma di Fatigati”. Quando la legge non è uguale per tutti

Tora e Piccilli – Se l’esempio è quello che arriva dall’alto, allora c’è da preoccuparsi, seriamente. Se i cittadini di Tora e Piccilli dovessere prendere esempio dall’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale, allora ognuno potrebbe sentirsi libero di agire come crede, almeno in materia edilizia e di “allaccio” all’acquedotto.  Ogni onesto cittadino rispettoso della legge sa bene che prima di intraprendere determinate attività deve recarsi presso gli Enti preposti per richiedere la relativa autorizzazione. Un normale cittadino solitamente fa riferimento al proprio Comune, l’Ente territorialmente più prossimo ad esso, per richiedere i citati permessi. Anche a Tora e Piccilli ovviamente gli utenti si recano presso gli Uffici Comunali per presentare una Scia, una Cila o per richiedere un Permesso a costruire, d’altronde così detta la Legge e ad essa bisogna conformarsi, nonostante i lunghi tempi di attesa per il sospirato provvedimento che a volte si protraggono ab libitum…ma si sa, il personale scarseggia e le richieste sono molte! Fin qui sembrerebbe tutto nella norma quindi, qualche dubbio comincia però a sorgere quando si viene a sapere che invece quando è il Comune stesso ad agire, anche in ambiti di competenza sovraordinata, esso non abbia bisogno di chiedere autorizzazioni di sorta, almeno in quel di Tora e Piccilli. Non c’è bisogno di procedure o pratiche amministrative da istruire, di pareri da richiedere, di comunicazioni o permessi da ottenere preventivamente…insomma basta che si decida di fare qualcosa e si proceda così in barba a regolamenti, studi di fattibilità, rilevazioni di impatto ambientale e via discorrendo. Certamente il cittadino di cui sopra, che magari si ritrova da mesi nell’inferno burocratico dei permessi da richiedere e ottenere dal Comune, magari dal Parco, ecc., qualche domanda comincia a farsela sulla questione e magari ne discute in piazza e qualche Consigliere Comunale si fa portavoce del suo disagio e prova a chiedere lumi sulla questione, ma dopo infiniti giorni di attesa, con una scarna nota di qualche riga gli viene comunicato che “NO…per i lavori in oggetto, tra l’altro, su una strada provinciale e con intervento sulla rete idrica pubblica in gestione al Consorzio…non c’era bisogno di chiedere autorizzazioni! Allora è proprio vero, Tora e Piccilli è diventata Repubblica Autonoma;  Tora e Piccilli la Legge NON è uguale per tutti.

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