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Piedimonte Matese / Pietramelara – In ospedale non per cure ma per amore, dramma della solitudine per un anziano del posto

Piedimonte Matese / Pietramelara – È una storia triste quella di un 63enne di Pietramelara, solo nella vita, che cerca di alleviare la propria solitudine tra le stanze di un pronto soccorso. A quanto pare, l’anziano signore vivrebbe da solo, in condizioni molto precarie, privato di assistenza e degli affetti più cari. Il pover’uomo spesso viene portato al nosocomio di Piedimonte Matese per le sue condizioni di salute, e i soccorsi sono puntualmente allertati dai vicini di casa che si accorgono dei suoi malesseri. L’ospedale, l’unico posto dove l’uomo troverebbe quella compagnia che non riesce ad avere tra le mura domestiche, i sanitari, le uniche persone che gli offrono l’attenzione e l’affetto di cui si ha bisogno ad una certa età. Una volta dimesso, è li che resta, in attesa che qualcuno stia con lui. Pare che più volte siano stati contattati i suoi familiari e, altrettante volte, nulla hanno voluto sapere di lui. La terribile storia ricorda un po’ quella degli anziani che, rinchiusi nella propria solitudine, chiedono spesso aiuto alle forze dell’ordine, le uniche che sicuramente risponderanno dall’altro lato del telefono. “La solitudine è peggio di una rapina”, ha detto qualcuno, e nel caso del 63enne in questione, l’unica rapina subita. è quella dell’amore familiare negato, che riesce a trovare solo tra le mura fredde di un ospedale.

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