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Piedimonte Matese – Visite guidate nel centro storico per le “Giornate europee del Patrimonio”

Piedimonte Matese – Interessante iniziativa dell’Associazione culturale Byblos per le Giornate europee del Patrimonio. Appuntamento domenica 22 settembre nel centro storico della città. Tema: “Da Sveva ed Aurora a Raimondo de Sangro. Tre secoli di visioni illuminate”. Sveva Sanseverino, pronipote di San Tommaso d’Aquino, moglie di Giacomo II Gaetani Dell’Aquila, diede grande impulso culturale ed artistico a Piedimonte Matese nel 1400. Donna Aurora Sanseverino, mecenate, poetessa arcadica, moglie di Niccolò Gaetani d’Aragona, nonna di Raimondo de Sangro, fu protagonista illustre della cultura piedimontese a cavallo tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. L’itinerario si snoderà dalla Chiesa di San Tommaso d’Aquino, fatta edificare da Sveva, alla Basilica di Santa Maria Maggiore, che ospita da due anni il prezioso dipinto di Paolo De Matteis “San Gennaro tra i Leoni nell’Anfiteatro di Pozzuoli”, presumibilmente commissionato da Aurora Sanseverino all’artista nel suo passaggio in città, passando per la spettacolare cappella di San Biagio, e proseguirà per il Palazzo Ducale Gaetani dell’Aquila d’Aragona, dove sarà possibile visitare gli interni del Palazzo grazie alla gentile concessione della proprietaria, Margherita Gaetani. Attraverso l’antico Borgo di San Giovanni e i vicoli del Monte Cila si raggiungerà quindi il Convento della Madonna delle Grazie nella cui chiesetta, denominata della Immacolata Concezione, fatta edificare da Aurora, la nobildonna fu presumibilmente sepolta. Le visite guidate si svolgeranno in tre turni con partenza dalla chiesa di San Tommaso d’Aquino (comunemente detta di San Domenico) e inizio alle 10, alle 16 e alle 17. “Ci ritroveremo a parlare di alchimia, esoterismo, simbologia – spiegano gli organizzatori – fra i luoghi d’arte del centro storico. Un itinerario che ci accompagnerà alla corte di Sveva, Aurora, Raimondo. Ricordando perché Piedimonte Matese è stata una grande città. Scoprendo perché si scelse di renderla grande. Spiegando perché – e soprattutto come – quella ricchezza sopita, dismessa, in parte derelitta, può ancora aiutarci ad invertire la rotta”.

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