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Roccamonfina – Sagra delle castagne e flagello del cinipide, Montefusco vive un’altra realtà: la rabbia dei cittadini

Roccamonfina –  “Beati voi che l’unica preoccupazione della vostra vita sono le Sagre mentre un territorio va a schifo”. E’ il commento di un cittadino di Roccamonfina stufo di assistere ad inutili esibizioni di “vanità” mentre l’economia di un territorio muore. Il primo cittadino di Roccamonfina, il plurilaureato Carlo Montefusco, sembra aver confuso il ruolo di sindaco con quello di “mastro di festa”. Sarà sicuramente ricordato per aver organizzato delle sagre della castagna ben riuscite, anche se finita la festa, come capita nel turismo mordi e fuggi, resta ben poco. Difficilmente, invece, la fascia tricolore di Roccamonfina sarà ricordato per altro, come ad esempio per una programmazione a medio e lungo termine capace di assicurare sviluppo e prosperità alla comunità. E’ proprio questo che un sindaco dovrebbe fare: programmare lo sviluppo economico e sociale del proprio paese a medio e lungo termine. Non il “mastro di festa”. La sagra della castagna, si sa, per Montefusco, è sacra anche perché grazie ad essa riesce ad avere la giusta dose di visibilità capace di appagare la proprie “esigenze”.
“…Tutto vanità, solo vanità ….”  recitava una canzone di Branduardi.
Certamente l’amministrazione Montefusco sarà ricordata come il periodo più buio per la produzione di castagna, negli ultimi anni, infatti, il calo del prodotto è stato costante e fortissimo. Tutta colpa del cinipide e dell’assenza di una vera strategia per combattere l’insetto giapponese – sconfitto in altre regioni d’Italia – che sta flagellando le piante del vulcano roccano. Ma questo sembra non interessare al governo locale.  Nei giorni scorsi, attraverso i social è scoppiata una polemica nella quale tanti cittadini hanno manifestato il proprio disappunto contro l’azione politico amministrativa condotta da Montefusco.  “Facciamo la sagra con le castagne del Portogallo. Stend montati in piazza – scrive Carlo un cittadino di Roccamonfina – dove si vende di tutto tranne i prodotti locali” .
Sulla stessa lunghezza anche il commento di Emanuele: “Lo ripeto sempre bisogna aiutare la popolazione anche quest’anno non ci sono castagne e invece di risolvere il problema si spende soldi per la sacra niente da dire contro la sacra ma ripeto che Roccamonfina continua così rimarranno solo anziani niente contro gli anziani ma il futuro sono i giovani. Purtroppo siamo costretti ad andarcene per dare un futuro ai nostri figli e perché no anche a noi.
Durissimo e il commento di Pasquale:  “beati voi che l’unica preoccupazione della vostra vita sono le Sagre mentre un territorio va a schifo”.

 

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