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Piedimonte Matese – Trasparenza in municipio, la grande illusione: applicata solo a convenienza

Piedimonte Matese –  La trasparenza è stata ed è ancora una delle parole più usate dal sindaco Luigi Di Lorenzo e dal suo gruppo.  A parole tutto sembra essere perfetto. In pratica, invece, tutto sembra essere una grande illusione. E l’applicazione della trasparenza arriva a “convenienza”. Infatti quando un documento è favorevole o positivo per l’amministrazione comunale il sindaco si attiva per pubblicarlo sul suo profilo e lo fa girare in diversi siti on line.  Quando invece si tratta di qualcosa di “sgradevole” o negativo, allora tutto tace. Nessuna notizia. Ultimo esempio è la nota della bocciatura del bilancio comunale da parte del Ministero degli Interni. Anzi il primo cittadino è apparso talmente irritato dalla pubblicazione di alcuni passaggi di quel documento da minacciare la denuncia in Procura. Che paura!
In una delle ultime delibere e precisamente la n.654 del 1 agosto è stato approvato il piano triennale di prevenzione alla corruzione e per la trasparenza per gli anni 2019 2021 ebbene tanti buoni propositi ma nulla di fatto.  Chiacchiere e tabacchere avrebbe detto un noto politico.
Infatti sul sito del comune di Piedimonte Matese, ma su tutti i siti deli comuni d’italia, esiste una sezione – richiamata anche nella citata delibera- chiamata appunto amministrazione trasparente. Ebbene su questa sezione il comune del capoluogo matesino non pubblica nulla.
Come mai?
Eppure in quella sezione dovrebbero essere pubblicati atti, dichiarazioni, incassi, pagamenti, costi del personale (dipendente e non), curriculum, organi di governo.
Però si può ammirare la foto del sindaco, mentre mancano gli assessori ed i consiglieri e le informazioni su tutta la macchina amministrativa.
Esiste solo una sezione molto vecchia denominata “amministrazione trasparente precedente” dove risulta ancora assessore Loreta Di Marco. Questi inadempimenti appaiono gravi e sanzionati anche dall’autorità anticorruzione.
Ma a cosa serve fare una delibera se poi non si ottempera?
Solo per inviarla all’autorità anticorruzione?
Chi dovrebbe controllare?
Chi dovrebbe segnalare?
E  la minoranza consiliare è ancora qualcosa di “concreto” oppure è diventata del tutto evanescente?

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