Teano – Cento famiglie residenti nella Contrada Consolata, lungo la statale Casilina, sono da qualche anno “prigioniere” nelle loro case. Sono costrette a tenere porte e finestre chiuse per evitare di sentire l’odore nauseabondo che sistematicamente, in estate, insiste su quell’area. L’indice dei residenti sembra essere puntato con un importante caseificio della zona. Tuttavia gli accertamenti svolti dalle forze dell’ordine, dopo le segnalazioni, non avrebbero riscontrato alcuna anomalia nella gestione dell’importante attività. Della insostenibile situazione è stata informata anche l’amministrazione comunale, purtroppo, fino ad oggi, la situazione non è cambiata né alcuna azione è stata intrapresa, fatta eccezione per un sopralluogo dei caschi bianchi sidicini.
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