TORA E PICCILLI – Il municipio di Tora e Piccilli, piccolissimo centro, lungo i pendii del vulcano Roccamonfina, doveva diventare, secondo i proclami lanciati nell’ultima campagna elettorale, simbolo di trasparenza. A due mesi dalle votazioni i dubbi sono già tanti; dubbi che sembrano “disturbare” soprattutto il sonno di alcuni consiglieri di maggioranza che avevano creduto nel progetto. Dopo la questione sulla strana costituzione della Giunta Comunale, di cui si è già dato conto, si pongono ora altri interrogativi. A detta dei cittadini che quotidianamente si recano presso la Casa Comunale per richiedere certificati o presentare istanze, in Comune si aggirerebbero persone di cui non si capisce bene quale sia il ruolo e in base a quale motivo si trovino lì, dal momento che siedono a scrivanie di uffici in cui si fanno operazioni che riguardano dati sensibili, il cui trattamento andrebbe effettuato rispettando rigidamente la normativa vigente e soprattutto avendone titolo e ragione. Si parla inoltre di fascicoli e documenti “consultati” da persone estranee all’attività amministrativa, tutto ciò, giustamente, sta causando nei cittadini legittima preoccupazione e indignazione. Sarà tutto vero? Se sì, allora che fine ha fatto il “palazzo trasparente come il vetro”?
Nei prossimi giorni è fissato un consiglio comunale, ma all’ordine del giorno non si trova traccia di una interpellanza fatta da una consigliera comunale, Federica Riccio. Anche questo appare “misterioso” anche perché il primo cittadino, Luciano Fatigati, aveva assicurato, in merito alla vicenda: ne parleremo nelle sedi opportune”. Evidentemente Fatigati avrà cambiato idea
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