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Gioia Sannitica / Piedimonte Matese – Ambito Sociale, Raccio a Di Lorenzo: non ho pagato perché i servizi non sono stati erogati

Gioia Sannitica / Piedimonte Matese – “… no martini? no party! Ecco, questo è: niente servizi? niente denaro! … la formula funziona sempre. In napoletano si potrebbe tradurre con un: ‘ca niscun è fess.”
E’ il succo della precisazione fatta dall’ex sindaco di Gioia  Sannitica, Michelangelo Raccio, in merito alla polemica relativa al debito accumulato dall’ente gioiese verso il municipio di  Piedimonte Matese, ente capofila dell’Ambito Sociale.

La precisazione di Raccio:
“È doverosa una premessa: la macchia amministrativa è di per se stessa complessa e il documento del bilancio lo è ancora di più; spesso quello che appare ad un occhio poco conoscitore della materia non è ciò che è nella realtà. A questo punto la fantasia prende il sopravvento e vola. Nel caso che ci occorre le cose stanno in questa maniera: nel bilancio del comune di Gioia Sannitica è “prevista” una somma pari a circa 70.000 euro l’anno, da corrispondere all’Ambito sociale per l’erogazione dei servizi di assistenza alle famiglie bisognose del comune. La somma di cui si parla, dunque, è quanto “previsto”, appunto, a fronte dell’erogazione dei servizi di assistenza. Se tali servizi non vengono svolti, o vengono svolti solo in parte, questa cifra non è dovuta e non deve essere versata.  Si commette un errore grossolano se si considera questa cifra come dovuta sempre e comunque, a prescindere dall’erogazione dei servizi, solo per il fatto di essere iscritta nel bilancio dell’Ente.  Ora, l’Amministrazione da me retta, a fronte di alcuni servizi non erogati e segnalati dal responsabile dell’area sociale, ha ritenuto opportuno, in via prudenziale, non erogare le somme, al fine di tutelare l’Ente ed i cittadini. Si chiama, tecnicamente “sospensione in autotutela”, in ossequio ai principi di efficacia, economicità ed efficienza che deve contraddistinguere la corretta azione amministrativa.  Ricordo uno spot pubblicitario di qualche anno fa, che fece fortuna anche grazie ad un attore belloccio che lo declamava, che diceva: no martini? no party! Ecco, questo è: niente servizi? niente denaro! … la formula funziona sempre. In napoletano si potrebbe tradurre con un: ‘ca niscun è fess.
In conclusione, non abbiamo ritenuto giusto, e non lo riteniamo tuttora, pagare per servizi non ricevuti o ricevuti solo in parte.  Quando, e se, verrà dimostrata l’erogazione dei servizi di che trattasi, allora gli stessi potranno essere pagati con tutta tranquillità essendo la somma già “prevista” nel bilancio e quindi senza alcun aggravio o “regalino” per i cittadini; in caso contrario l’amministrazione potrà utilizzare quei fondi per erogare altri servizi come meglio ritiene opportuno, in qualità di economie di spesa (e questo è certamente un regalino, o meglio, un bonus.). La buona amministrazione è questa.”.

 

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un commento

  1. Puff the magic dragon

    A Marzo 2016 però si dichiarava un’altra cosa. Articolo di paesenews dell’11 Marzo 2016