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TEANO – Parlamento, Pina Picierno eletta, ma quanta fatica nella sua Teano

teano. Pina Picinero eletta, per la seconda volta consecutiva, in parlamento. A Teano, nella sua città, Pina non riesce proprio a sfondare. Doveva esserci un risultato bulgaro con tutta la popolazione, o quasi, a sostenerla verso la Camera dei Deputati. Invece il centro destra vince, seppur di pochi voti ma vince. Infatti lo schieramento di Berlusconi raggiunge 2068preferenze mentre il centrosinistra si ferma a 2061. La consolazione per Picierno potrebbe arrivare dalla lettura dei risultati dei singoli partiti. Infatti il Partito Democratico conquista 1793 preferenze contro  1760 del Partito delle Libertà.  Ma la vera sorpresa a Teanbo è rappresentata dal successo ottenuto dal Movimento Cinque Stelle che raggiunge 1507 preferenze pari al 21,82%. Allora è proprio vero, nessun è preofeta in Patria. Una regola a cui sembra non essere sfuggita nemmeno Pina Picierno che per essere eletta in Parlamento ha dovuto “contare” sul resto della  Campania2.
Unbo degli impegniassunti da Picierno, durante la campagna elettorale è stato quello  strettamente connesso alla soluzione dell’emergenza lavoro e alla restituzione di dignità sociale. L’Onorevole Pina Picierno ha mostrato l’intenzione di farsi carico delle istanze provenienti dal territorio.  Il terreno è quello della scuola, troppo spesso lasciato incolto dalla classe politica. La proposta è chiara, concreta e dirompente. Una risposta efficace alla problematica che attanaglia i giovani insegnanti da diversi lustri. L’impiego presso la scuola paritaria. Le misure della riforma mirano a garantire l’effettiva parità di trattamento tra docenti impiegati presso la scuola pubblica e la scuola cosiddetta paritaria. L’attuale situazione di autonomia nel reclutamento del corpo docente, da parte delle scuole private a status paritario, rappresenta una vera e propria piaga nel mondo del lavoro ed uno strappo al principio d’indipendenza del corpo insegnante nei confronti del datore di lavoro (la scuola privata benché paritaria, sempre privata è).  Bisogna garantire l’indipendenza nel lavoro e nella paga gli insegnanti delle scuole paritarie, anche per scongiurare possibili abusi in materia contrattuale e stipendiale. Bisogna liberare i docenti dal “ricatto” del punteggio, equiparando a tutti gli effetti pubblico e privato (a stutus paritario). Al contempo garantendo l’affermazione del principio di sussidiarietà orizzontale voluto dalla Costituzione ma mai pienamente realizzato in campo scolastico. I passaggi salienti di quella che sarà la proposta del PD ed in particolare dell’Onorevole Picierno, sono volti a rendere compiutamente paritetico ed egualitario l’impiego del personale docente presso le scuole paritarie e di collegare l’attribuzione del punteggio, utile per progredire nelle graduatorie dei supplenti, al reclutamento del personale medesimo. Si mira infatti a rendere uniforme il meccanismo di reclutamento tra scuola pubblica e paritaria e ad estendere al personale delle scuole paritarie le norme previste dal CCNL della scuola statale.

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