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foto di repertorio

 Vairano Patenora / Francolise – Violenze sessuali e abusi di ogni genere: lei si rifugia dai genitori, lui arrestato. Donna vairanese “liberata” dalla polizia

Vairano Patenora / Francolise – Resa schiava da un uomo, liberata dalla polizia. Protagonisti della vicenda una giovane donna di Vairano Patenora e  il suo ex compagno di Francolise, nell’Agro Caleno. Da oltre due anni picchiava, abusava sessualmente e mortificava la sua compagna. Nemmeno la gravidanza della donna era stata capace di calmare la bestialità dell’indagato. Poi lei ha trovato il coraggio di rifugiarsi dai genitori e di confessare ogni cosa alle forze dell’ordine. Pochi giorni fa, dopo un’accurata indagine, la Polizia di Stato di Caserta, ha arrestato il quarantenne Valerio Nozzolillo di Francolise, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori pluriaggravati, consumati dal 2016 al 1O giugno u.s. nei confronti della ex compagna.  Il provvedimento rappresenta l’epilogo di un’attività d’indagine, delegata alla Squadra Mobile di Caserta, che ha permesso di documentare  le numerosissime  condotte, violente e minacciose, poste in essere dall’arrestato in darmo della donna. In più circostanze, infatti, Nozzolillo ha minacciato e ingiuriato la ex compagna, anche a mezzo del telefono ed alla presenza dei figli minori, profferendo nei suoi confronti frasi del tipo “sei una prostituta [ …] non sei capace di fare nulla” oppure “tu non mi rispondi al telefono, quindi vuol dire che hai altri uomini [ …] se stai con qualcuno io lo squarto”.
Ed ancora, nel periodo in cui la donna era in gravidanza, l’uomo non soltanto pretendeva di avere rapporti sessuali senza aver cura dello stato di salute e minorata difesa dell’allora compagna, ma la offendeva con frasi del tipo “sei un trattore ingolfato, non servi a nulla né in casa né con i tuoi figli, mi devo trovare una venticinquenne “. Le vessazioni dell’uomo, in molteplici circostanze, hanno coinvolto direttamente anche una figlia minore della vittima, rendendola oggetto di frasi del tipo “quella …. di tua mamma non mi risponde mai al telefono, io a quella prima o poi la devo uccidere”,o ancora “porta il telefono a tua mamma, dille che sto arrivando e se non apre il cancello lo spacco con la macchina”. Tali atteggiamenti, protratti nel tempo, anche dopo che la donna aveva deciso di separarsi dall’uomo, harmo determinato un perdurante e grave stato di ansia e paura, non solo nella ex compagna ma anche nei suoi figli, tale da ingenerare in loro un fondato timore per la propria incolumità. Peraltro, il provvedimento eseguito va a sostituirsi alla misura cautelare del Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai suoi prossimi congiunti, cui l’arrestato era stato sottoposto appena il6 giugno u.s. e che, in pochi giorni, aveva violato più volte.

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