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TEANO – Scandalo autovelox, indagata l’intera giunta Picierno

teano. Le indagini della magistratura sammaritana vedono coinvolti la Giunta comunale in carica dal 2005 al 2007 composta da: Raffaele Picierno, Gian Paolo D’Aiello, Rosaria Pentella, Adriano De Monaco, Armando La Prova, Pasquale Pino e Carmine Corbisiero nonché il comandante dei vigili urbani Antonio di Nardo e  l’agente Papa. L’inchiesta è relativa agli autovelox collocati sulla statale Casilina e sulla statale Appia. Inoltre la stessa indagine riguarda il semaforo ubicato nella frazione di Borgonuovo che era munito di occhio elettronico per il rilevamento delle violazioni del codice della strada. Tutte le persone coinvolte nell’indagine hanno ricevuto, attraverso il comando dei Carabinieri di Teano l’avviso di conclusione indagine da parte della magistratura e dalle quali si ipotizza a loro carico reati riconducibili alla irregolare gestione delle procedure di appalto  e gestione dei semafori (Borgonuovo) e degli autovelox installati all’epoca sul territorio comunale. In pratica il GIP ha ipotizzato che si sarebbe proceduto ad affidare la gestione dei dispositivi del traffico con incarico diretto ad una  ditta di Roma e procedendo successivamente a concedere una proroga definita dagli inquirenti “infinita”. Si ipotizzano tra gli altri i reati di omessa comunicazione dei dati alla prefettura di Caserta, al falso in atto pubblico ed all’omissione in atti di ufficio.
E’ bene precisare che le ultime due contestazioni coinvolgono direttamente il Comandante Di Nardo e l’agente Papa in quanto prese in esame 1500 sanzioni con procedure ritenute irregolari in quanto in molte di esse sarebbe riportata la firma di un agente che dai fogli presenza, risultava in quel periodo, in ferie. L’importo complessivo incamerato dalle casse comunali ammonterebbe ad oltre un milione di euro. La vicenda aggiunge ulteriore sconforto tra la popolazione già fortemente scossa dalle vicende giudiziarie relative agli scandali edilizi ancora in fase preliminare di giudizio. La presenza tra gli indagati di due ex assessori Pino Pasquale e Carmine Corbisiero, attualmente impegnati in prima persona nella campagna elettorale per la candidatura a sindaco della città e di altri personaggi che probabilmente vorranno misurarsi ancora una volta con la competizione elettorale, fa aprire i riflettori su questa vicenda e ne attribuisce importanza vitale per gli sviluppi politici. La vicenda appare simile a tante altre che hanno visto al centro dell’attenzione della Procura la gestione degli autovelox in tanti paesi.
Occhi elettronici che spesso venivano utilizzati come fonte di guadagno per le casse del comune.  Una gallina dalle uova d’oro dove in tanti volevano partecipare alla divisione dei “compiti”. Quasi tutti gli indagati hanno espresso piena fiducia nell’azione della magistratura augurandosi che presto si faccia piena luce sull’intera vicenda perchè si ritengono estranei da ogni accusa.

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