Ultim'ora

SANT’ANGELO D’ALIFE – Taglio Pineta, il silenzio degli “innocenti”: dalla politica risposte evasive

di Francesco Mantovani

SANT’ANGELO D’ALIFE – Circa la metà di una pineta di 70 ettari completamente distrutta. Al danno ambientale – evidente e sotto gli occhi di tutti -, si aggiunge il mancato ritorno economico per il comune di Sant’Angelo d’Alife. Il “Comitato Cittadino Castello Rupecanina” alza la voce. I lavori si fermano nuovamente. Una vicenda complessa che più di ogni altro aspetto mette in risalto l’incapacità politico-amministrativa di chi in un primo momento (prima di essere spedito a casa dalla sua stessa maggioranza) ha gestito quello che appare sempre più come un vero e proprio “affaire”. Ciò che lascia basiti è, infatti, l’inspiegabile trasferimento delle competenze dal comune alla comunità montana del Matese. Un atto che probabilmente si consegnerà alla storia come l’ultimo “editto bulgaro” di chi fino allo scorso mese di agosto era alla guida del paese. La questione della pineta è un vero e proprio schiaffo alla collettività. Un classico esempio di come molto spesso gli amministratori non riescono a fare (o non vogliono) gli interessi del popolo. Le ricadute economiche relative al taglio ‘indiscriminato’ della pineta sono devastanti per l’ente municipale santangiolese (e per quello di Raviscanina). Come è possibile – si chiedono in tanti – che il comune non sia riuscito a guadagnare neanche un centesimo? Per quale ragione si è voluto mettere tutto nelle mani della comunità montana? E per quale motivo, a distanza di ormai qualche mese dall’inizio dei lavori, non c’è traccia di alcun atto amministrativo sull’albo pretorio dei vari enti coinvolti? E poi come è possibile che la nomina di un tecnico cui affidare la direzione lavori sia arrivata solo lo scorso 7 febbraio? E la ditta appaltatrice ha tutti i requisiti necessari? Ai santangiolesi i conti non tornano. Ad aprire gli occhi alla gente – va dato atto di ciò – è stata la signora Maria Luisa Rao che, coadiuvata in un primo momento dal segretario cittadino di Sel, Michele Vecchio, ha cominciato a indagare denunciando, attraverso una lettera pubblicata in rete, lo scempio in atto nella pineta. Al solo taglio degli alberi caduti al suolo e di quelli pericolanti, previsto a seguito della abbondanti nevicate del febbraio 2012, pare lapalissiano che si  è giunti ad una progressiva e selvaggia rimozione anche di piante in buona salute. Tanto che la pineta si sta spogliando lentamente e inesorabilmente giorno dopo giorno. Fino a quando, pochi giorni fa, dopo l’ennesima rimostranza da parte del Comitato, è stato convocato un tavolo tecnico nel quale si è deciso di sospendere nuovamente i lavori. Al tavolo erano presenti il presidente della comunità montana, Fabrizio Pepe, l’ingegnere Mario Montanari, il comandante della forestale, Nicola Passarella, il responsabile della riforestazione, Mario Bucci, il presidente del Parco Regionale del Matese, Umberto De Nicola, e il tecnico esterno chiamato dall’ente montano, Pio Ciliberti. Già lo scorso ottobre era stato convocato un tavolo tecnico – sempre grazie alle proteste da parte dei cittadini che di lì a breve avrebbero dato vita al Comitato -. In quella circostanza, si decise di mettere in piedi un progetto al fine di tutelare la pineta dal rischio idrogeologico e di individuare un tecnico cui affidare la direzione lavori. Nomina che sarebbe arrivata solo quattro mesi dopo con un impressionante ritardo. Da sottolineare, poi, che, in tutto questo tempo, non è stata eseguita alcuna martellata. Insomma, roba da far rabbrividire e alimentare più di un lecito sospetto. Dagli amministratori tutti nessuna risposta convincente. Anzi, la vicenda si è colorata di alcuni aspetti al limite del grottesco. L’esempio più raccapricciante si è avuto qualche tempo fa quando l’assessore esterno al comune di Raviscanina (altro comune che insieme a quello di Sant’Angelo d’Alife ha deciso di delegare tutto all’ente montano), Italo Ciallella, e suo padre – consigliere comunale sempre a Raviscanina –  hanno asserito di “voler capire bene quanto stesse accadendo”. Nel contempo, padre e figlio, si preoccupavano di sollevare il “problema allarmante” del polline che si posa abbondante sulle finestre di casa loro. Un concentrato di saggezza, insomma. Ma non tocca agli amministratori chiarire dubbi e rendere conto alla cittadinanza delle loro iniziative? Per alcuni amministratori è il contrario. Una rivoluzione copernicana – la loro -. Stucchevole e imbarazzante. Da sottolineare, inoltre, che l’intera area collinare è stata dichiarata “Sito di Importanza Comunitaria”, dalla Regione Campania – Settore Ecologia, in base alle Direttive Europee 2009/147/CE denominate “Habitat” e “Uccelli”, riguardanti la conservazione degli uccelli selvatici. In questa aria SIC – “Rete Natura 2000” viene effettuato anche il monitoraggio dell’avifauna a cura di associazioni naturalistiche del territorio come ARDEA e CEDA di Legambiente con la partecipazione di affermati ornitologi e responsabili scientifici di fama nazionale. L’area risulta poi occupata da una rara colonia di scoiattoli neri, oggetto di interesse di molti studiosi che si recano sul posto per poterli osservare nel loro habitat. La pineta che si vuole abbattere – infine – risulta una tartufaia naturale, una della poche in Campania. Infatti l’Associazione Micologica del Matese – Sezione Tartufi, in collaborazione con la Regione Campania ha pubblicato  “il Primo Rapporto sui tartufi in Campania”, che ha riportato l’intera area della pineta con l’acronimo MAT 2 (cioè Matese 2), caratterizzata da una abbondante produzione tartufigena e dalla presenza di diverse specie in tutta l’area. Sulle politiche di forestazione effettuate a partire dagli anni ’60 si può anche essere in disaccordo. Ma l’incapacità di difendere  il territorio dal punto di vista ambientale e l’improvvisazione nella gestione economica da parte di qualche amministratore si mostrano ai più nella loro immaginifica drammaticità. Su questo non ci piove. Anzi, non ci nevica.

Guarda anche

PASTORANO / PIGNATARO MAGGIORE – Auto contro Pullman, paura sull’Appia

Pastorano / Pignataro Maggiore  – Il sinistro stradale è avvenuto poco fa lungo la statale …

6 commenti

  1. gli alberi infatti non ci sono più. adesso si palleggiano le responsabilità.intanto fra un po si voto e tutti faranno della pineta la loro propaganda per le prossime elezioni. l’ex sindaco Bucci infatti solo adesso si sta interessando della questione sollevata da SEL.ma mi chiedo : quando era in minoranza non poteva denunciare quanto accadeva? perchè allora ha lasciato che ciò accadesse?. Gli altri poi ( quelli dell’Amministazione Di tommaso )sono tutti latitanti . adesso tra l’altro non possono incaricarsi della questione perchè sono tutti impegnati nelle riunioni serali per le prossime elezioni. io sono curioso e sto aspettando di sentirli tutti.non vedo l’ora.nel frattempo sant’angelo è in agonia.carissimo Mantovani lo sa che fra pochi giorni sarà dichiarato lo stato di DISSESTO FINANZIARIO? si informi e lo scriva sul suo giornale. spero che la verità venga a galla e vengano fuori tutte le magagne delle passate amministrazioni.che tristezza. siamo alle solite. parole , parole, parole. la gente non ne può più.gli ignoranti ( coloro che ignorano l’evidenza) vivono con interesse la campagna elettorale e si lasciano trascinare dalle chiacchiere e dagli inciuci.quelli che le cose le sanno che cosa decideranno?non lo so .andare a votare per i soliti noti? mah!!!!!!
    dimenticavo:si sente in giro che tutti vogliono fare il Sindaco , tanto che parecchi dei vecchi non si mettono daccordo nella composizione delle liste.incredibile.
    e solo questione di ” coscienza “

  2. Cittadino libero

    Alla riunione con la comunità montana c’era tanta gente ma nessuno dell’amministrazione Di Tommaso. Se Bucci seguiva la vicenda dall’inizio era per campagna elettorale se non lo faceva eccoti il commento colmo di saggezza. Domanderei a coloro del comitato che HANNO chiesto una mano al dottore se ne hanno avuto benefici oppure no. Antonio antonio fai parte di quelli che possono solo sentire gli altri senza mai metterci la faccia…

  3. Ebbene si, sto scrivendo proprio io che ho scatenato il putiferio! La questione pineta è stata sotto gli occhi di tutti dal tempo dei tempi e solo io, MIchele Vecchio e Luciana Martone abbiamo avuto la coscienza di preoccuparci di quello che possiamo considerare il simbolo distintivo di Sant’Angelo. Dal mese di ottobre stiamo combattendo senza alcuno scopo politico e senza l’appoggio di nessuno, ma solo per salvaguardare una delle poche cose belle che ancora rimanevano nel nostro paese. Se non ci avessimo pensato noi, a quest’ora la pineta sarebbe stata rasa totalmente al suolo. Siete tutti bravi a parlare, quanto ad agire, però, non ci prova nessuno ed è proprio per questo che il nostro paese sta andando alla rovina. Noi non abbiamo chiesto aiuto, noi abbiamo quasi obbligato Bucci a darci una mano, perchè, purtroppo, a questo mondo, se non sai come muoverti in certi ambienti, nessuno ti presta attenzione. Ci tengo in oltre a precisare che Bucci ci fa da consigliere quando non sappiamo andare avanti, ma ad agire è il comitato, formato da molti comuni cittadini, che siamo stai costretti a costituire per poter essere quantomeno ascoltati, visto che fino ad ora, noi tre che abbiamo cominciato la battaglia, siamo stati snobbati perchè ritenuti per ben due volte dalla comunità montana “soggetti non interessati” quando abbiamo chiesto l’accesso agli atti. Questa è una questione che dovrebbe interessare tutti i cittadini e vorrei fosse chiaro che non c’è strumentalizzazione politica su quanto si fa, anzi, il comitato è aperto a tutti e sarei felicissima di vedere quanta più gente possibile e di tutte le liste, le fazioni e le convinzioni politiche. E’ per il bene del paese che si deve agire, non per altro. Un consiglio a quanti si lamentano, abbiate il coraggio di agire e reagire quando c’è qualcosa che non va e ricordate che per una giusta causa, il paese tutto deve mobilitarsi. Se fosse stato così fin dall’inizio, la questione pineta sarebbe stata risolta già da mesi.

  4. Per la cronaca, non ci ha appoggiato solo Bucci, ma alla riunione che abbiamo fatto sul Comune due settimane fa, c’erano molte altre persone, fra cui Iannarelli, la signorina Natale e altri che, purtroppo, non ricordo, oltre a tanta gente comune come me, verificare per credere!
    Colgo l’occasione per ringraziarli tutti, compreso le uniche due persone di Raviscanina che hanno mostrato interesse per la questione e cioè Mario Mancini, uno dei fondatori e pilastro del comitato, ed Elio Di Mundo.
    Ribadisco ancora, non tirate in ballo la politica per questo che è un problema del paese. Qua ci si lamenta solo, non si prendono mai posizioni e se qualcuno si fa avanti, tutti vogliono per forza trovarci un secondo fine….. Quando la smetterete di spettegolare e criticare? Piuttosto, AGITE!

  5. maria luisa si prende il merito della mancata rasa al suolo della pineta obbligando bucci a dargli dei consigli SEL si fa consigliare da Bucci. Quando il comune ha preso questa strada bucci non era consigliere comunale? e cosa ha fatto? quando bucci vendeva per quattro centesimi i boschi facendo tagliare intere montagne nessuno se ne è occupato? il comune è al disastro totale e come dice qualcuno si va al dissesto, quindi aumenteranno le tasse, grazie a chi? maria luisa la tua battaglia la condivido ma le cose che hai scritto mi fanno allontanare perchè utilizzo la politica peggiore del paese, quella che ci ha rovinato. Poi non ti fidare dei consigli di bucci, visto che è indagato per numerosi reati per l’amministrazione. Naturalmente gli altri non sono migliori.

  6. Vorrei tanto che ti facessi vivo per una chiacchierata faccia a faccia….
    Io non mi prendo alcun merito, questa è una cosa che ho voluto fare per amore del mio paese e soprattutto della pineta che per me è come una seconda casa. Non è stata mai mia intenzione mettermi in mostra, né farmi dire brava. Tant’è vero che in paese non partecipo mai a nulla, proprio perché non amo far parlare di me. Sono uscita allo scoperto perche’ questo e’ un argomento che sento particolarmente. Tu, piuttosto, che sembri tanto bravo a parlare da dietro un monitor, perché non ti sei fatto avanti e hai agito se conoscevi tutte queste magagne? Io non ho saputo mai nulla di tutto quello che asserisci, altrimenti mi sarei preoccupata di fare qualcosa. A differenza di tanti, io voglio costruire e non demolire, non mi è mai interessato della politica e neppure voglio interessarmene. Quello che mi preme è salvare quel poco che ancora rimane della pineta e sono disposta ad ascoltare chiunque abbia consigli da dare. Tu, che ti scagli contro tutto e tutti, perché, piuttosto, non mi proponi una soluzione!? Sono davvero stanca della gente che sa solo sputare sentenze senza fare altro…. Io sto ancora aspettando che qualcun’altro venga a darci una mano, oltretutto, se riuscissimo a risolvere questa situazione, degli alberi caduti che ancora restano, si potrebbe fare legna da vendere ad uso civico in modo da poter mettere un po’ di soldi nelle casse del comune… Voi non sapete nulla di quello che stiamo cercando di fare per il bene del paese, perciò, aspetto tutti quelli che criticano o vogliono saperne di più per una bella chiacchierata, dopodiché potrete criticare quanto vi pare….!