Cellole (di Maria Palma Ceraldi) – I carabinieri del nucleo tutela e patrimonio di Napoli hanno posto sotto sequestro il cantiere del gruppo Eni acqua. E’ il cantiere che insiste sui terreni di un famoso imprenditore attivo nel settore caseario (estraneo alla vicenda giudiziaria) dove il gruppo Eni sta eseguendo gli scavi per la posa di un acquedotto. Scavi che hanno portato alla luce importante reperti archeologici. I sigilli sarebbero scattati per alcune carenze come la necessaria autorizzazione allo scavo e per la mancata comunicazione – alle autorità competenti – del rinvenimento di reperti archeologici.
