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AILANO – Direzione didattica spostata a Raviscanina, le ragioni di Lanzone

Per fare seriamente opposizione  prima di criticare bisogna conoscere i fatti .Tutela del territorio e dei servizi ai cittadini una scelta difficile e coraggiosa. Fatti e non parole. La risposta alle inutili ed insensate speculazioni pre-elettorali del consigliere Cantelmo.

Dire che le critiche del consigliere di minoranza Cantelmo ci hanno toccato non sarebbe assolutamente vero, sapendo , anzi constatando sempre di più come l’uomo in questione si sta rivelando men che mediocre soprattutto per la sua totale (o finta) ignoranza  a proposito dell’ intervento insensato circa  la proposta di deroga della soppressione dell’ Istituto Comprensivo da parte nostra e dei sindaci degli altri tre comuni, le cui scuole fanno capo allo stesso Istituto.

Facciamo un po’ di chiarezza:

La Regione Campania con delibera della Giunta Regionale N° 669 del 24/11/2012 ha provveduto  ad emanare “Gli indirizzi per la programmazione dell’offerta formativa scolastica e per l’organizzazione della rete scolastica”. In tale atto sono stati stabiliti i criteri per la progressiva eliminazione delle istituzioni scolastiche sottodimensionate e sono state indicate le soglie minime di alunni per non essere considerate sottodimensionate. La soglia minima è di 600 alunni, mentre nei Comuni Montani la soglia minima è ridotta a 400 alunni.

In base a tali direttive l’Istituto Comprensivo di Ailano doveva essere soppresso, in quanto il numero complessivo degli alunni dei quattro Comuni (Ailano, Raviscanina, Valle Agricola e Pratella) è inferiore a 600.

In conseguenza di ciò l’unica possibilità era quella di ricorrere alla deroga prevista per gli Istituti che hanno la sede in un Comune montano. Deroga che si è richiesta nella riunione tenutasi a Napoli, presso la sede dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania, in data 16/01/2013, presenti l’assessore Miraglia e il responsabile dott. Rossi, l’assessore della provincia di Caserta: Cincotti, il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta: Mesolella . Dopo una estenuante discussione è’ stato ottenuto solo di provvedere ad una delibera da parte dei quattro comuni interessati, spostando la sede in un comune,  assolutamente montano, e cioè o Raviscanina o Valle Agricola.In tale ottica i Sindaci dei Comuni di Ailano, Valle Agricola, Raviscanina e Pratella al termine di una riunione tenutasi giovedi 17 gennaio ad Ailano hanno deciso di  chiedere la deroga spostando la sede dell’Istituto Comprensivo nel comune di  Raviscanina, in quanto Valle Agricola non poteva assicurare i locali necessari anche considerando che tale trasferimento avrebbe causato ulteriori disagi a tutti gli utenti.

AILANO  – La delibera tanto criticata dal Cantelmo è stata adottata uniformemente da tutti è quattro i Comuni. I quattro Comuni hanno ritenuto in tale modo cercare di salvaguardare il proprio territorio ed i propri cittadini non accettando la proposta fatta dal Sindaco di Pietravairano, anche lui presente ad Ailano alla predetta riunione, di accorpare i due Istituti con la dirigenza a Pietravairano. Allo stesso tempo il Sindaco di Pietravairano  non ha accettato la proposta fatta dai Sindaci di Ailano e Valle Agricola di accorpare il proprio istituto, anch’esso sottodimensionato, con quello di Ailano in modo tale da salvaguardarne la sede. La logica vuole che dal momento che la sede di Ailano (vista la Delibera della Giunta Regionale n°669/2012 ) veniva soppressa la scelta migliore tra accorpamento a Pietravairano o trasferimento a Valle Agricola o Raviscanina, risultava essere proprio quest’ultima.

Appare strano che il consigliere Cantelmo esperto professionista non conosca la definizione e la classificazione dei Comuni montani. “Sono considerati  montani i Comuni situati per almeno l’80 per cento della loro superficie al di sopra di 600 metri di altitudine sul livello del mare e quelli nei quali il dislivello tra la quota altimetrica inferiore e la superiore del territorio comunale non è minore di 600 metri, così come definito dall’art. 1 della legge 25 luglio 1952, n. 991”. In base a tale normativa il Comune di Raviscanina è classificato Comune montano ed Ailano Comune parzialmente montano.

L’analisi dei fatti dimostra che tutto questo è pretestuoso e non ha nulla a che fare con le gravi accuse fatte dal Cantelmo di “…manovra preelettorale rientrante pienamente nella logica spartitoria e lottizzatoria che già in più occasioni ha caratterizzato la politica locale…”, probabilmente si riferisce ad avvenimenti del passato che lui conosce meglio considerato che è esponente di una  famiglia che ha sempre avuto un ruolo di primaria importanza nella vita politica ed amministrativa di tutto il nostro territorio.

Per ritornare a parlare seriamente di politica, la mortificazione del nostro territorio ha delle precise responsabilità che vanno addebitate alle decisioni scellerate della Giunta Regionale guidata dal presidente Caldoro.

Questi sono i fatti e i documenti sono agli atti; tutto il resto sono chiacchiere.

 

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3 commenti

  1. giovanni cantelmo

    Pur nella personale mediocrità, cerco di venire ai fatti, poi magari ci occupiamo anche del merito, anzi dei meriti, di altre questioni. In provincia di Caserta, 5(cinque) istituti comprensivi hanno avuto la deroga, Alvignano, Pietravairano, Camigliano, Castelmorrone e Francolise. Di questi, 3 hanno meno alunni di Ailano che ne ha 500, e cioè Camigliano (456alunni), Castelmorrone (377 alunni), Francolise (494 alunni)e nessuno di questi è Comune montano. Ailano non ha avuto la deroga perchè non l’ha chiesta, ma ha abdicato in favore di Raviscanina. Ci sarebbero state altre soluzioni: chiedere la deroga e la si sarebbe ottenuta come è avvenuto per gli altri; non chiedere la deroga ma accorparsi ad altri comuni, ed in tal caso si sarebbe comunque realizzato un beneficio per la collettività nello spirito della riduzione dei costi voluto della Legge. Si è scelta la soluzione peggiore, perdere una sede storica e centrale cedendola a Raviscanina, creando amggiori disagi senza risparmiare alcunché. E questo con una decisione presa da tre persone della giunta comunale, senza che se ne sia discusso né in consiglio comunale né in una riunione allargata, senza alcuna consultazione popolare. Perché questo è il loro metodo. Occorre sapere che ad Ailano si fanno tre consigli comunali all’anno, quelli minimi stabilti dalla legge e solo su gli argomenti che la legge impone, a pena di scioglimento altrimenti neppure quelli farebbero; non si sa cosa sia la democrazia nè un pubblico dibattito. Ecco perchè l’opposizione, “per fare seriamente opposizione” deve rivolgersi alla stampa che, anzi, svolge un compito meritorio e vitale per la democrazia e che ringrazio per l’attenzione, anche perché si deve sapere che da qualche blog locale mi hanno cancellato per non avere repliche. Pure questo succede ad Ailano. L’argomento di cui stiamo discutendo, come anche altri molto più scottanti, se non fosse stato sollevato dal sottoscritto, sarebbe passato sotto silenzio, rimasto sconosciuto ai più, compreso ad alcuni consiglieri di maggioranza. Io comunque mi rendo sempre disponibile a pubblici dibattiti e/o incontri, e a discutere anche di tutti gli argomenti avanzati con richieste scritte dell’opposizione e rimasti inevasi. E comunque una manifestazione pubblica, conferenza stampa di fine mandato la faremo e ad ampio raggio. Noi abbiamo rispetto degli elettori e dobbiamo rendere conto. Torniamo alla mediorità. E’ inutile dilungarsi molto, chi vuole un esempio della colpevole mediocrità di chi ci amministra da quasi dieci anni può andare sul sito del Comune di Ailano; è il più indecente ed il meno trasparente forse d’Italia. Tutte crocette rosse, non si riesce a leggere nulla. Personalmente, io che non ne ho responsabilità, me ne vergogno, anche come semplice cittadino. Ad una mia richiesta di un anno fa mi fu rispsoto che si trattava di “motivi tecnici”. Chi fosse interessato a sapere quali siano gli incofessabili precedenti che indussero a creare tali “motivi tecnici” può chiamarmi e glieli spiego; io rispondo e mi firmo sempre, anche al telefono, no pblm.
    Omaggi e ad maiora.
    giovanni cantelmo

  2. Rosamaria Cantelmo

    In risposta a Mario Lanzone :
    Una delle maggiori prove di mediocrità è di non saper riconoscere la superiorità degli altri.
    Jean-Baptiste Say, Qualche scorcio sugli uomini e la società, 1817

    Mi dispiace per te Mario ma di fronte alle verità ,seppur scomode, bisogna chinare la testa . Io lavoro in questa scuola da 30 anni e conosco fatti e persone, perciò …meglio tacere se non altro per difendere ,per quel poco che si può, l’istituzione scuola che in questa piccola comunità rappresenta l’unica, e bada bene ho detto unica, agenzia educativa in grado di trasmettere non solo il sapere ,ma valori etici e morali .

  3. giovanni cantelmo

    A Raviscanina sono iniziati i lavori per accogliere gli uffici della dirigenza scolastica, che dal 1 settembre Ailano avrà definitivamente perso. Addio istituto comprensivo di Ailano. Smentita la voce fatta circolare dai nostri amministratori che, di fatto, gli uffici sarebbero rimasti ad Ailano; viene da dire “frottole” non parole.