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SAN POTITO SANNITICO – Rubavano legna, arrestati in tre

SAN POTITO SANNITICO  – BLITZ DEI CARABINIERI, TRE PERSONE IN MANETTE PER FURTO AGGRAVATO NELL’AREA PROTETTA DEL PARCO REGIONALE DEL MATESE. Nel corso di una operazione predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, finalizzata a contrastare in particolare il fenomeno dei furti e dello scempio di zone paesaggistiche come quelle del Parco del Matese, tre persone sono state arrestate con l’accusa di furto aggravato. i tre sono stati sorpresi nella tarda serata di ieri dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Piedimonte Matese, mentre all’interno di un’area demaniale di circa 1.500 mq., ubicata in una zona boschiva nella località “Airola” di San Potito Sannitico, ricadente nel Parco Regionale del Matese, avevano già tagliato oltre 10 quintali di legna di faggio, di cui 3 quintali di tronchi erano già stati caricati su un’autovettura. Si tratta di Pasquale Cancelmo, 39enne e Gianluca Sapone, 32enne, entrambi con a carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, e un minore, L.V., 17enne, tutti residenti a Piedimonte Matese, i quali sono stati arrestati in flagranza di reato e trasferiti in caserma per le formalità di rito. Oltre al furto i tre dovranno rispondere anche dell’enorme danno ambientale causato. Tutta la refurtiva, per un valore di alcune centinaia di euro è stata recuperata, mentre il mezzo utilizzato per il trasporto ed una motosega utilizzata per il taglio degli alberi di faggio verde, sono stati sottoposti a sequestro. Le indagini comunque non sono concluse, infatti nelle prossime ore i militari dell’arma di Piedimonte Matese, tenteranno di accertare quale fosse la destinazione finale della refurtiva e se la banda abbia agito per conto proprio o su commissione. inoltre si sta cercando di verificare l’eventuale coinvolgimento delle tre persone arrestate in altri furti verificatisi nell’alto casertano e l’eventuale presenza di altri complici. Intanto Pasquale Cancelmo e Gianluca Sapone sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre il 17enne è stato accompagnato presso un istituto di pena minorile di Napoli.

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