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MARZANO APPIO – Sculture dimenticate, dovevano abbellire il paese e ricordare Norma. Quando l’amministrazione non ama l’arte

MARZANO APPIO (di Nicolina Moretta) –  In questi anni l’ amministrazione Ferrucci ha avuto più di una possibilità di “confrontarsi” con l’arte e tutte e due le volte non ha superato l’esame. Due anni e mezzo fa il noto scultore Ernesto Caiazza  donò tre sculture per abbellire il paese di Marzano, sculture che erano state presentate all’Expo di Milano, lo scultore, nativo di Vairano Patenora, l’anno scorso è morto, ma non ha visto le sue statue collocate e né le hanno potute ammirare i marzanesi, dato che le statue donate al comune non sono comparse nei luoghi pubblici. Il secondo esame non superato riguarda il Ricordo della bambina concittadina di Marzano Appio: Norma Di Sandro, perita nel 1956 a causa dell’affondamento dell’Andrea Doria, che era diretta a New York. Era tutto pronto e tutti gli adempimenti erano stati fatti e ricevuti i pareri favorevoli da tutti gli enti preposti per intitolare una piazzetta prospiciente via Roma di Marzano alla bambina Norma che con i suoi genitori cercò di raggiungere New York, alla ricerca di un mondo migliore. Ma, poi, nulla è stato portato a compimento. Nella stessa piazzetta Norma dovevano essere collocate tre sculture realizzate da artiste locali: Iula Carcieri, Maria Comparone e Rosanna Di Carlo. Nulla di tutto ciò è stato fatto. Decisamente  l’amministrazione Ferrucci non ha amato l’Arte né il Ricordo di una bambina naufraga che, nel ’56, con i suoi genitori stava raggiungendo New York, inseguendo, come tanti altri emigranti italiani, la speranza di un avvenire migliore.

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