Ultim'ora

Sessa Aurunca – In città il convegno su Salvatore Morelli, primo in Europa a voler che i diritti delle donne fossero equiparati a quelli degli uomini

Sessa Aurunca – Salvatore Morelli fu eletto nel collegio di Sessa Aurunca nel 1867, dopo qualche mese presentò la prima proposta di legge in Europa per equiparare i diritti delle donne a quelli degli uomini. Prima di essere politico fu avvocato, patriota antiborbonico (che gli costò otto anni di galera), fu scrittore e giornalista. A lui è dedicato il convegno che si terrà a Sessa, nel Salone dei Quadri alle 10 del 18 maggio ed intitolato “Salvatore Morelli, il profeta inascoltato dell’emancipazione della donna”. Durante il convegno sarà presentata anche la copia anastatica del volume “Salvatore Morelli. Deputato del Collegio di Sessa Aurunca (1867-1880)”, di Francesco Bevellino.  Il convegno è stato fortemente voluto da Domenico Bevellino, figlio dell’autore del libro, che si è anche occupato della cura e dell’organizzazione dell’evento e dall’Amministrazione comunale di Sessa Aurunca nell’ambito della promozione culturale del territorio aurunco che si arricchirà, a breve, di altre iniziative analoghe. A moderare il convegno sarà Gian Paolo Porreca, giornalista de Il Mattino; i saluti saranno a cura di Silvio Sasso, sindaco di Sessa; Vito Uggenti, comitato cittadino volontariato Salvatore Morelli di Carovigno; Vincenzo Adinolfi, storico di Pozzuoli; Armando Caramanica, editore. Si alterneranno negli interventi illustri ospiti.
Morelli si batté in molteplici battaglie per i diritti civili, troppo avanti per l’epoca. Propose, con cento anni di anticipo, una riforma per equiparare i coniugi e l’introduzione del divorzio, l’istruzione obbligatoria per dieci anni e tanto altro ma fu soltanto deriso. L’unica sua proposta di legge che vide la luce fu quella che permetteva alle donne di testimoniare nei procedimenti civili, era il 1877, tre anni prima della sua morte.

 

Guarda anche

Sessa Aurunca –  Spaccio di droga, arrestato 39enne

Sessa Aurunca – E’ stato riconosciuto colpevole di spaccio di sostanze stupefacenti, i giudici hanno …