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MIGNANO MONTE LUNGO – E’ morto Luigi Poli, eroe della resistenza

MIGNANO MONTELUNGO – Il generale di Corpo d’Armata e Senatore della Repubblica, Luigi Poli, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), si è spento a Firenze all’età di 90 anni. La sua presenza l’8 dicembre di ogni anno presso il Sacrario Militare di Mignano Monte Lungo era una presenza costante anche quando l’età e gli acciacchi lo sconsigliavano di partecipare alla annuale commemorazione della battaglia di Monte Lungo, dalle cui balze i soldati italiani, al fianco degli alleati, iniziarono la riconquista del territorio nazionale inquadrati nel 1° Raggruppamento Motorizzato, prima unità regolare costituita dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943. Era presente anche lo scorso 8 dicembre 2012 insieme al Ministro della Difesa, Ammiraglio Gianpaolo Di Paola. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, unitamente a tutte le forze politiche, hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa del Generale Luigi Poli, già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed esemplare figura di fedele servitore delle Istituzioni e di guida illuminata. Luigi Poli ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per tramandare la memoria dell’attività dei combattenti delle Forze Armate regolari nei drammatici anni della guerra di liberazione tra l’8 settembre 1943 ed il 1945. Fu proprio grazie al sacrificio dei militari, e primo tra questi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, che le istituzioni italiane, opponendosi al nazifascismo, decisero di voltare pagina, gettarono le basi della futura Italia libera e democratica. Il lavoro e l’instancabile impegno del generale Poli sono stati veramente contagiosi soprattutto per i giovani i quali, grazie all’Associazione da lui presieduta, hanno potuto, scoprire e conoscere pagine memorabili scritte dalle nostre Forze Armate in uno dei momenti più bui e drammatici della storia nazionale. Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1985 al 1987, il Generale Poli entrò in Accademia nel 1942, dove, dopo aver frequentato il 1° anno dell’86° Corso dell’allora Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, all’indomani degli avvenimenti dell’8 settembre del 1943, fu protagonista della Guerra di Liberazione. Nato a Torino il 24 agosto del 1923, il Generale Poli, nella sua lunga e prestigiosa carriera, ricoprì numerosi incarichi presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e della Difesa. Dall’ottobre del 1969 all’ottobre del 1971 comandò il (ora disciolto) 6° reggimento artiglieria da montagna; dal 1973 al 1975, a Torino, fu a capo della Brigata Alpina Taurinense. Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1979 al 1980 e Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa dal 1980 al 1981. È stato Comandante del 4° Corpo d’Armata Alpino fino al 1984 prima di assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito che ricoprì da giugno 1985 a maggio 1987. Il Generale Poli improntò tutta la sua vita, professionale e privata, ai valori militari e allo spirito di servizio per il Paese. È stato Senatore della Repubblica nella X legislatura, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di Liberazione.  Nunzio De Pinto

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