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SANT’ANGELO D’ALIFE – Taglio della pineta, insorge il comitato

SANT’ANGELO D’ALIFE (fm) – Taglio della pineta, il neonato comitato scrive al commissario prefettizio. Sul tavolo, un elenco di proposte per la messa in scurezza della pineta in località castello.

Questa la lettera integrale con destinatario il dott. Lubrano:

Premesso che: durante la scorsa estate la Comunità Montana del Matese, a mezzo della ditta Valente di Piedimonte Matese, dava inizio a dei lavori sull’area situata in S.Angelo d’Alife, alla loc.tà Monte Castello, con lo scopo di metterla in sicurezza dopo la situazione scaturita dalla abbondante nevicata del febbraio 2012. Essa aveva danneggiato parte della pineta ivi esistente, creando pericolo per la pubblica inocolumità, stante il suo costeggiare la Strada Prov.le che congiunge il comune di S.Angelo d’Alife a quello di Raviscanina;

Visto: la lamentela di gran parte dei cittadini delle comunità di Sant’Angelo e Raviscanina, preoccupati sia per le conseguenze ambientali che paesaggistiche derivanti dai danni effettuati dai lavori di abbattimento, documentati da foto e filmati in possesso dei comuni cittadini.

Considerato che: la ditta appaltatrice ha effettuato i lavori senza alcun piano di taglio, ne direzione dei lavori, come stabilito nel tavolo tecnico riunitosi il 26 ottobre 2012, ha effettuato l’apertura di piste all’interno della pineta per facilitare le operazioni di abbattimento, recupero e carico degli alberi, impiegando mezzi meccanici, arrecando notevoli danni al substrato roccioso della colina in vari tratti.

Considerato che: l’intera area collinare è stata dichiarata quale “Sito di Importanza Comunitaria”, dalla Regione Campania – Settore Ecologia, in base alle Direttive Europee 2009/147/CE denominate “Habitat” e “Uccelli”, riguardanti la conservazione degli uccelli selvatici.

Considerato che: in questa aria SIC – “Rete Natura 2000” viene effettuato il monitoraggio dell’avifauna a cura di associazioni naturalistiche del territorio come: ARDEA e CEDA di Legambiente con la partecipazione di affermati ornitologi e responsabili scientifici di fama nazionale.

Considerato che: l’area risulta occupata da una rara colonia di scoiattoli neri, oggetto di interesse di molti studiosi che si recano sul posto per poterli osservare nel loro habitat.

Considerato che: l’area della pineta che si vuole abbattere, risulta una tartufaia naturale, una della poche in Campania. Infatti l’Associazione Micologica del Matese – Sezione Tartufi, in collaborazione con la Regione Campania ha pubblicato  “il Primo Rapporto sui tartufi in Campania”, che ha riportato l’intera area della pineta con l’acronimo MAT 2 (cioè Matese 2), caratterizzata da una abbondante produzione tartufigena e dalla presenza di diverse specie in tutta l’area.

Considerato che: attualmente l’area montana rientra nella perimetrazione del Parco Regionale del Matese, ed è considerata di grande salubrità dai cittadini del luogo e dei paesi limitrofi, che durante la giornata vi si recano per passeggiate ecologiche rigeneranti.

Considerando che: nel paesaggio matesino, l’appendice collinare della pineta che si proietta verso la valle del fiume Volturno con il superbo castello normanno, sia uno scenario di particolare bellezza, e che tale scenario sia ormai divenuto parte integrante del paesaggio dei due comuni di Sant’Angelo d’Alife e Raviscanina, in cui si identificano gli stessi abitanti,

Il comitato dato il valore paesaggistico, naturalistico, ambientale, archeologico, storico, artistico ed affettivo.

PROPONE

1) Che vengano ripristinati tutti i terrazzamenti divelti dalla ditta appaltatrice, a carico della Comunità Montana;
2) Che venga fatta un’opportuna e reale stima degli alberi danneggiati da abbattere, con l’indicazione delle piante sane da salvaguardare;
3) Che parte dell’introito proveniente dal ricavato della vendita sia versato nelle casse comunali dei rispettivi paesi di Sant’Angelo d’Alife e Raviscanina, detentori e proprietari del bene.
4) Che il ripristino della pineta già tagliata venga effettuata con essenze di CONIFERE, piante possibilmente già micorizzate, in maniera prevalente affinché si possa ristabilire l’equilibrio presente nell’habitat prima dei lavori di messa in sicurezza.
In questo modo si potrebbe creare una “Tartufaia Controllata”, di interesse comunale, tale da procurare un indotto economico per le casse comunali, nonché uno sviluppo turistico, ambientale e gastronomico di notevole pregio del territorio.

5) Che da oggi in poi il comitato venga interpellato per tutte le decisioni riguardanti la pineta.
6) Oppure propone la revoca delle delibere di Giunta Comunale (di febbraio e marzo 2012) con le quali il Comune di Sant’Angelo D’Alife dava mandato alla Comunità Montana del Matese, di procedere alla messa i sicurezza del sito. In tal modo il Comune può mettere in atto, con l’aiuto del comitato e delle associazioni presenti nel territorio, un piano di taglio e ripristino dei luoghi nell’interesse dei cittadini. Auspicando
perciò in un futuro migliore e nella trasparenza piena e democratica delle istituzioni pubbliche, sperando altresì nella collaborazione delle associazioni territoriali, culturali e scientifiche, ognuna per le proprie competenze, auspichiamo che il fenomeno della sopraffazione e dell’interesse privato possa essere sempre scongiurato e che finalmente il cittadino e il territorio venga rispettato nella sua totalità e coinvolto nel bene comune.

Sicuri in un suo interessamento il comitato resta in attesa di una sua decisione.

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