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Maddaloni / Piedimonte Matese – Emergenze occupazione all’interporto, Del Monaco fulmina Palmeri: sei un fantasma. Dimettiti

Maddaloni / Piedimonte Matese – L’emergenza occupazionale all’interporto di Maddaloni  pesa su decine di lavoratori e di famiglie. L’assessore regionale al ramo, Sonia Palmeri, non  riesce a risolvere il problema. Non sembra risucire andare oltre le promesse e i  proclami. Negli ultimi tempi è un fantasma. E’ questo, in sintesi, il pensiero dell’onorevole Antonio Del Monaco (M5S) che lancia un duro monito all’assessore regionale al lavoro Sonia Palmieri alla quale scrive: “….  negli ultimi 7 mesi Ella si sia trasformata in un fantasma…..  non perda tempo; svolga il Suo incarico o altrimenti si dimetta”.

La lettera indirizzata a Palameri:
“Mi risulta che negli ultimi 7 mesi Ella si sia trasformata in un fantasma e non abbia dato risposta a nessuna delle tante interrogazioni del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale e, ogni volta che in aula c’è da discutere una vertenza lavorativa o comunque un problema che riguarda persone che hanno perso o stanno per perdere la propria occupazione, preferisca assentarsi. Purtroppo la Campania paga l’assenza di programmazione di questa giunta; l’incapacità di risolvere i problemi e le vertenze di lavoro e l’assenza degli assessori su temi di cruciale importanza per la gente. Mentre Le scrivo, infatti, molti lavoratori dell’Interporto Sud Europa di Maddaloni-Marcianise, in provincia di Caserta, stanno protestando all’interno della struttura perché si trovano senza lavoro ormai da 6 mesi.
Si tratta di oltre cinquanta lavoratori del settore costruzioni che operano nell’area sin dalle sue origini e che a seguito dei molteplici passaggi di cantiere che si sono avvicendati nel tempo non hanno avuto la possibilità di stabilizzare il proprio rapporto di lavoro, iniziato oltre vent’anni fa. Molti di questi operai, infatti, in base ad intese e accordi di programma tra Interporto, Regione ed enti locali, hanno sempre lavorato con le ditte appaltatrici di lavori edili e di adeguamento ferroviario e stradale nella struttura, ma da ottobre scorso tutti questi appalti si sono bloccati per problemi finanziari dell’ISE che hanno comportato il mancato avvio dei cantieri di completamento della piattaforma intermodale e così tutti gli operai hanno perso il lavoro. Con il passare del tempo la situazione già difficile si è andata aggravando perché circa 10 operai sono rimasti senza ammortizzatori sociali e gli altri 33 li perderanno nel giro di pochi mesi. Il perdurare di questo difficile stato di cose ha fatto aumentare la frustrazione dei lavoratori che a fine marzo hanno deciso di organizzare un presidio permanente davanti alla ditta del gruppo Santucci, l’unica ancora attiva con un appalto edile della durata di pochi mesi, in cui lavorano 13 operai dello stesso bacino di crisi. Nelle settimane trascorse la tensione è andata via via aumentando al punto che martedì mattina si è arrivati quasi allo scontro con le forze di polizia presenti; infatti, si é registrato il solito tentativo di blocco all’ingresso del capannone della ditta Santucci. I carabinieri, gli agenti di polizia e i finanzieri hanno forzato il blocco per far lavorare gli operai sul cantiere e un manifestante ha riportato una contusione al piede. Come portavoce del territorio in cui sorge l’Interporto, mi sono interessato da subito alla questione e, pertanto, Le chiedo di aprire subito presso il suo assessorato un tavolo di crisi per la gestione di questa grave vertenza di lavoro. Non perda tempo; svolga il Suo incarico o altrimenti si dimetta”.

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