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Sessa Aurunca/Cellole – Caduta di stile istituzionale della Compasso, minaccia in consiglio il comune di Sessa Aurunca di un pignoramento

Sessa Aurunca/ Cellole ( di  Maria Palma Ceraldi) – La Compasso minaccia il comune di Sessa Aurunca di un decreto ingiuntivo in merito alla quota di contribuzione spettante al comune per la gestione dell’impianto di depurazione in località Polletrara. Al di là dell’assenza assoluta del rispetto delle istituzioni di cui la Compasso ha dato prova, visto che, tali minacce le fa in sede di consiglio comunale, non si comprende come sia possibile arrivare ad un decreto ingiuntivo su un atto verso il quale l’amministrazione di Sessa  Aurunca potrebbe avere dubbi. L’attuale amministrazione non è quella che a suo tempo sottoscrisse tale convenzione, quindi, la partita appare aperta. Prova di tutto ciò, il comune di Sessa Aurunca sembra non aver mai appostato tale importo in bilancio, dimostrando i dubbi sulla questione. Anche perché le percentuali di distribuzioni tra i due comuni furono stabilite, a suo tempo, in maniera a dir poco approssimative. Ma oltre alla  questione tecnica, che dal comune di Sessa Aurunca sembra emergere non fa paura tale minaccia, rimane l’inopportunità assoluta di screditare un comune limitrofo con cui si dovrebbe collaborare. Rimane ancor più scandaloso il fatto che tale comune non ha avuto la possibilità di difendersi dalle accuse/minacce, visto che il comune di Sessa non partecipa e non è tenuto a partecipare ai consigli comunali di Cellole. Ma d’altronde non è la prima volta che l’attuale amministrazione del comune di Cellole fa emergere attriti contro i vicini di Sessa Aurunca. Basti solo ricordare che a pochissime ore dalla vittoria elettorale, Cellole si sveglió tappezzata di un manifesto vergognoso che faceva intendere la contrapposizione alle istituzioni democratiche di Sessa a Aurunca. Pochi giorni dopo la vittoria, la sindaca permise ad un personaggio di Baia Domizia  di organizzare un convegno sul turismo del litorale, dove furono invitati tutti i sindaci del territorio tranne quello della città più grande, sostituito da un consigliere di minoranza. Tanti altri episodi sono successi in questo quasi primo anno di amministrazione compassiana che ha fatto emergere un attrito verso la città di Sessa Aurunca. Eppure le due città nonostante le lotte di fine anni sessanta inizi anni settanta dove Cellole ottenne l’autonomia, alla fine hanno sempre collaborato ma quantomeno c’è sempre stato tra i sindaci un rispetto istituzionale.

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