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Cellole – Passa il bilancio di previsione, Compasso si difende attaccando l’amministrazione di Barretta

Cellole (di Maria Palma Ceraldi) – passa il bilancio di previsione, polemica sulla validità della seduta.  E stato appena approvato il bilancio di previsione nel comune di Cellole. Una seduta del civico consesso convocata nel giorno del primo maggio alle 9 del mattino che ha scatenato l’ira dell’opposizione. In particolare del capogruppo di minoranza Francesco Lauretano che, oltre a richiamare la maggioranza sulla scelta infelice del giorno e dell’ora, ha messo in evidenza alcune illegittimità dovute al rispetto dei giorni della messa a disposizione degli atti  dello strumento contabile ma anche dello sforamento  dei giorni previsti dalla prefettura per l’approvazione del bilancio. Polemica che ha cercato di spegnere il segretario comunale non senza difficoltà.  Sul bilancio è nata una bagarre tra la sindaca Cristina Compasso e Lauretano a seguito della relazione dell’assessore ai lavori pubblici Giovanni Iovino. Lauretano critica la gestione amministrativa: “questo comune è passato da un cantiere aperto ad un colabrodo”. Un riferimento  all’auto gol della sindaca che nei giorni scorsi ha chiesto le problematiche di Baia Domizia attraverso Facebook: “le buche le posso elencare io senza l’ausilio dei social”. “Come è possibile che si è passato da un’eccellenza ad una amministrazione inefficiente, e pure l’assessore  ai lavori pubblici era lo stesso”, sottolinea Lauretano riferendosi a Iovino. A rispondergli è stata la sindaca che si difende evidenziando di aver ereditato dalla passata amministrazione debiti esagerati. Un riferimento infelice dimenticando probabilmente che nel suo esecutivo è presente  il figlio de compianto ex sindaco Angelo Barretta. Un attacco anche a Lauretano che nella passata  amministrazione  era assessore al bilancio: “le buche le ho trovate nel bilancio”. Lauretano replica sottolineando che ha ereditato un bilancio di meno un milione settecento mila euro e l’ha lasciato con più 400 mila euro. Si apre a una polemica anche con il comune di Sessa Aurunca sui canoni di depurazione continuando nella linea di opposizione al comune confinante, iniziato con un manifesto nel giorno dopo la vittoria elettorale.

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