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PIEDIMONTE MATESE – Sanità e Camorra, Ferraiuolo torna a casa: concessi i domiciliari

Piedimonte Matese – I giudici hanno attenuato la misura restrittiva a carico di Domenico Ferraiuolo. L’imprenditore, ex segretario cittadino del Partito Democratico, ha potuto lasciare il carcere e raggiungere la propria abitazione dove dovrà restare in regime degli arresti domiciliari. Anche altri imputati nell’ambito della stessa inchiesta, hanno  ottenuto i benefici dei domiciliari. L’indagine durata più di due anni, è stata supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali audio-video eseguite anche all’interno dell’ dell’Azienda Ospedaliera Anna e S. Sebastiano ” di Caserta, informazioni testimoniali e acquisizioni documentali. Secondo l’impostazione accusatoria, condivisa dal G.I.P., dalle attività investigative sono emerse la piena operatività, all’interno della predetta struttura sanitaria, del clan ZAGARIA (fazione operante nel Comune di Casapesenna del clan dei casalesi) ed una pervasiva e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare – sotto la regia dei boss della camorra casertana – tra appartenenti al mondo della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria attraverso le quali il sistema degli ZAGARIA è riuscito a controllare e gestire, in regime di assoluto monopolio, gli appalti e gli affidamenti diretti di lavori all’interno dell’Ospedale casertano.

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