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PIEDIMONTE MATESE – Morto in Barella, scattano due inchieste


PIEDIMONTE MATESE – Per il caso del 35enne trovato morto disteso su una barella dell’ospedale di Piedimonte Matese, a due passi dal Pronto soccorso, sarà l’autopsia — che sarà eseguita nei prossimi giorni presso l’istituto di medina legale di Caserta — a svelare le cause del decesso. Ma intorno alla scomparsa Giuseppe Magliocca, una circostanza di cui non si è accorto nessuno per moltissime ore, ieri ci sono state polemiche e prese di posizione. È già scattata anche una indagine interna attraverso la quale direttore sanitario della struttura, Alessandro Accinni, tenterà di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti su espressa richiesta della direzione generale dell’Asl di Caserta. Accinni si dice sicuro dell’esatta applicazione delle procedure da parte del personale del pronto soccorso. Tuttavia il senatore Pd Ignazio Marino, presidente della commissione d’inchiesta sulla sanità, sollecita l’intervento dei Nas: «Si tratta di un episodio sconvolgente. Non è accettabile che in un ospedale una persona possa morire su una barella senza che alcuno gli presti soccorso per quasi una giornata intera. Ho chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di avviare una istruttoria per verificare al più presto quanto accaduto» .

Dopo la morte del 35enne nell’ospedale di Piedimonte Matese monta la polemica e l’episodio, venuto a galla ieri mattina sul Corriere del Mezzogiorno, è diventato un caso mediatico. Per dodici ore nessuno si è accorto della presenza di un corpo senza vita su una barella. Sarà scoperto, cadavere, il giorno successivo, poco dopo mezzogiorno da un operatore sanitario. Il corpo di Magliocca è ora, su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, all’istituto di medicina legale di Caserta. L’uomo, lo scorso lunedì notte, si era sentito male e chiese l’intervento del 118. Accusava forte nausea, in pronto soccorso viene visitato e sottoposto ad una serie di esami. I medici vorrebbero ricoverarlo ma lui non sembra convito, così, dopo qualche ora l’uomo viene dimesso. Giuseppe però non lascia la struttura ospedaliera, esce dal pronto soccorso, e si adagia su una barella parcheggiata in una stanza vicinissima al pronto soccorso. Passano le ore ma nessuno si accorge di lui, la mattina successiva lo trovano già cadavere. Riemerge la difficile situazione in cui versano i servizi sanitari nell’area del Matese e dell’Alto Casertano dove, per circa 100mila utenti, ammalarsi un lusso. Dopo la chiusura dell’ospedale di Teano resta attiva solo la struttura di Piedimonte Matese, un ospedale che dovrebbe garantire servizi e assistenza ad una vasta zona e che invece vive frequenti criticità dalle quali scaturiscono pesanti disservizi per l’utenza. Disponibile poco meno di un posto letto per ogni 1000 abitanti. La media regionale è invece di 3,2 posti letto per 1000 abitanti. Una media che sale ulteriormente per il capoluogo partenopeo. Giancarlo Izzo (Corriere del Mezzogiorno)

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