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PIETRAMELARA – Intimidazioni e minacce, lunedì tutti davanti al Riesame

PIETRAMELARA. Minacce, intimidazioni e violenze per imporre ilmonopolio nella vendita delle bombole del gas. E’ stato fissato per il prossimo lunedì il riesame per tutti gli indagati. Per imporre il monopolio dei loro prodotti (gas in bombole) non avrebbero esitato a minacciare e intimidire alcune ditte rivali. Durante l’interrogatorio avvenuto alcuni giorni fa, le cinque persone indagate avrebbero respinto ogni accusa mossa dalla Procura. Gli imprenditori Leopoldo e Giovanni  Mauriello,  avrebbero cercato di convincere i giudici della loro estraneità rispetto alle contestazioni formuale. Stesso discorso per Giuseppe Cantile e Alfredo Caiamano.
Fra i difensori dei cinque indagati anche l’avvocato Vincenzo Cortellessa e Ignazio Maiorano.
Secondo l’accusa per imporre la vendita dei loro prodotti non esitavano a usare la violenza, ina lcuni casi sono stati intimiditi e picchiati anche alcune ditte rivali che avevano conquistato fette di mercato. In manette sono finiti Giuseppe Cantile, Leopoldo Mauriello, titolare  della  ditta  individuale Mauriello Petroli Group, Giovanni Mauriello, Alfredo Caiamano e Antonio Gliottone. Alcuni mesi fa un piccolo imprenditore della zona fu aggredito nelle campgane fra Vairano Patenora e Pietramelara. Sei tu il proprietario del gas”? Poi tante bastonate fino a lasciarlo svenuto al suolo.  Vittima dell’agguato fu un impreditore – Francesco Miele, 25 anni di Pietramelara che venne pestato a sangue da due sconisciuti. In precedenza la vettura guidata dalla moglie dell’imnprenditore era stata spinta fuori strada da due dei cinque arrestati. La donna, in quell’occasione, era incinta. ”Nel febbraio del 2012 – dice – mentre ero in auto con mia nipote di 12 anni, di ritorno da Presenzano, fui affiancata da un’altra auto, in cui vi erano Cantile e Mauriello, che mi spinse fuori strada; finii nella scarpata”. Ora la questione passa ai giudici del riesame.

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