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Sessa Aurunca / Cellole –  Truffa all’Asl, medici irriducibili: quando Miosotis cercò di smontare la telecamera nascosta dai carabinieri

Sessa Aurunca / Cellole –  Nemmeno il sospetto di essere sotto indagine e di essere spiati dalle telecamere nascoste dai carabinieri sembra aver fermato l’abitudine delle persone indagate di “marinare” il posto di lavoro. Particolare emblematico l’episodio raccontato dagli investigatori che vede come protagonista Alfredo Miosotis. L’attività investigativa ha inoltre fatto emergere un dato prezioso ai fini della valutazione in termini di gravità della condotta contestata ai predetti indagati. In data 03.05.2017 alle ore 07:08 FREDA Giacomo, dopo aver regolarmente timbrato l’ingresso, ispeziona con attenzione la parte laterale di una bacheca posta nei pressi del badge dando l’impressione di voler cercare l’eventuale istallazione di microcamere. Nella stessa data si poteva altresì costatare che MIOSOTIS Alfredo, dopo essere uscito dall’ufficio del C.U.P. (Centro Unico Prenotazioni), alle ore 09.20, si reca nei pressi della telecamera dando l’impressione di guardare proprio in direzione dell’obiettivo. Tre minuti dopo, alle ore 09.23, prende una sedia e si avvicina nuovamente alla telecamera, che inizia a muoversi, chiaro segnale che stava tentando di rimuoverla o che comunque voleva aprire la lampada d’emergenza al cui interno era celata la micro camera al fine di verificare effettivamente la sua presenza. Questa azione prosegue per circa un minuto e mezzo, senza che riesca ad aprire la lampada. Successivamente alle ore 11.41 MIOSOTIS Alfredo timbra regolarmente la sua uscita e rivolgendosi nuovamente verso la telecamera accenna un saluto con la mano destra alzata: nonostante sia venuto a conoscenza della probabile istallazione di una telecamera, MIOSOTIS Alfredo continua imperterrito nella condotta criminis, addirittura assumendo un atteggiamento di sfida e di beffa nei riguardi delle Forze dell’Ordine di cui sospetta la presenza. La conferma che MIOSOTIS sospettasse della presenza delle telecamere emerge anche dalla conversazione captata al progressivo 58 del 12.05.2017: MIOSOTIS Alfredo parla con la moglie riferendogli di trovarsi “qua” perché si è spento il decespugliatere ed adesso lo porta ad aggiustare. La moglie gli chiede se dopo ritorna a Sessa Aurunca e dopo aver avuto conferma gli dice di stare “attento”. La moglie è dunque consapevole di quanto sta facendo il marito e, chiedendogli di fare “attenzione”, fa intendere che il marito gli ha confidato di essere a conoscenza dell’istallazione di microcamere:

Miosotis Alfredo: Loreda’ dimmi. Loredana: Amore mio buongiorno che sia a fa?
Miosotis Alfredo: tutto a posto … no niente … ino sono arrivato un’attimo qua perche si è spento il decespnglialore ed ora lo portiamo ad aggiustare perche non …
Loredana: ma il nostro?
Miosotis Alfredo: E’…
Loredana: e come mai?
Miosotis Alfredo: che ne so …. mo non va …
Loredana: senti ti volevo dire una cosa … maa non lo … senti … mi si è dimenticato che ti volevo dire … me ne sto ad onda’ a Cascano… va bene?
Miosotis Alfredo: E’… va bene ja
Loredana: Stai ad anda’ a Sessa?giusto?
Miosotis Alfredo: E’… si si…
Loredana: Stai andò a Sessa?… Però stai allento Alfre’
Miosotis Alfredo: Ok …
Loredana: Ve be… ok … eia’ eia’ ciao amore.

Peraltro, la particolare spregiudicatezza dell’indagato si evince altresì dalla attività di pedinamento e osservazione che la P.G. ha effettuato nei mesi da marzo a maggio 2018, in quanto è emerso che questi anche successivamente ha continuato ad allontanarsi arbitrariamente dalla struttura ospedaliera San Rocco.

 

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