Sessa Aurunca (di Armando Cappelli) – Consiglio comunale questa mattina in quel di Sessa, ai voti due semplici quesiti: ridurre le tariffe TARI e cimiteriali? si o no? Ogni cittadino avrebbe risposto sì, ogni cittadino avrebbe voluto che chi ha eletto nel 2016 avrebbe risposto sì senza pensarci due volte. Non è andata proprio così. Quasi tutto il centrodestra dell’alleanza di cui si è parlato nei giorni scorsi (Generazione Aurunca, Nuovo Patto Aurunco e Ora) ha preferito non presentarsi: assenti Luigi Tommasino, Alberto Verrengia ed Emilio Pecunioso. In loro vece, accompagnato da un foglio A4, il generatore Mario Truglio a cui va’ riconosciuto il coraggio di affrontare in solitaria la tempesta che si stava per scatenare mentre, c’è chi testimonia, i tre assenti erano in piazza mercato comodamente seduti al tavolino del bar. Ma veniamo alla discussione consiliare. Truglio è stato il primo a prendere la parola ed ha letto il documento (in allegato) di cui sopra, successivamente condiviso via social dai gruppi firmatari. In sostanza leggeva di grossi ritardi nella ricezione della documentazione con conseguente impossibilità dell’opposizione a controllare tutto; continuava con considerazioni su alcuni disagi e chiudeva con la richiesta di rinvio del consiglio. Ma la domanda è: “cosa c’è da rimandare se si parla di riduzione delle tasse?” Dura la reazione della maggioranza in particolare quella del sindaco Silvio Sasso e del consigliere Ciro Marcigliano. “Pochezza della vostra opposizione. L’opposizione, nel giorno in cui si abbassano le tariffe, si è inventata un cavillo burocratico per non votare né a favore, né contro. Una mossa ignavia. La differenziata funziona bene, infatti le tariffe sono state abbassate” – dichiarava Sasso in più interventi. “La riduzione delle tariffe è direttamente proporzionale alla raccolta differenziata. Plauso per la riduzione della TARI” – il commento del consigliere Basilio Vernile. “Non capisco l’assenza degli altri, volete abbassare le tariffe si o no?” – il commento di Ciro Marcigliano. A loro si sono aggiunti i commenti positivi, sulla questione, da parte dell’opposizione che fa capo a LEU tramite il consigliere Maria Teresa Sasso “approviamo l’operato dell’amministrazione”; a loro il sindaco ha anche riconosciuto alcuni meriti per i suggerimenti costruttivi. Nel tentativo di porre fine alla bagarre Domenico Bevellino interveniva con “stiamo perdendo di vista l’obbiettivo. Ci si chiede se avalliamo la riduzione delle tariffe. Capisco l’orgoglio dell’amministrazione, capisco meno l’appigliarsi a scorciatoie burocratiche. Io mi limiterei a votare l’abbassamento delle tariffe che vanno a vantaggio della popolazione”. Inutili le tentate difese di Truglio che lamentava orari di raccolta spesso non rispettati e scarsa igiene urbana. Al termine degli interventi si è votato il rinvio proposto da Truglio che è stato bocciato da tutti tranne che dallo stesso Truglio il quale ha ritenuto di abbandonare l’aula. Ne è conseguita la delusione per il gesto da parte di Bevellino; Riccardo Zannini ha commentato “Generazione Aurunca si nasconde e non si presenta davanti all’abbassamento delle tasse, almeno Truglio si è presentato” e Vernile “abbandonare l’aula significa che si abbandona anche il popolo che ha creduto nel consigliere”. L’ultima parola è stata del sindaco che ha puntualizzato “Abbassata la tariffa cimiteriale di circa il 30% e ridotta la TARI a partire da 18 euro che aumentano in base alle tabelle, riduzione che si aggiunge agli sgravi degli anni precedenti”. Uno strano modo di intendere e fare opposizione quella “dell’accordo del centrodestra” che pur di non votare a favore di azioni a favore dei cittadini, preferisce essere assente; infondo bisogna anche capirli. La loro presenza avrebbe richiesto un’espressione di voto: il si avrebbe appoggiato la maggioranza, il no avrebbe scatenato le ire dei cittadini, l’astensione non sarebbe stata comunque proficua. Hanno preferito non presentarsi ed inviare Truglio come “agnello sacrificale” a leggere un documento scritto da loro. Forse questa è stata la peggiore scelta politica fatta fin’ora. Ma non è tutto. Tralasciando la mancanza di firma olografica e la data sul loro documento, siamo andati a verificare le date indicate. Si legge che la documentazione in merito ai due punti doveva essere disponibile il giorno 21 marzo ma lo è stata soltanto il giorno 27. Abbiamo scorso le pubblicazioni sull’albo pretorio del sito istituzionale del Comune ed è emerso che gli atti sono stati pubblicati il giorno 21 (nei giusti tempi) e soltanto ripubblicati il 27. La delibera n.41 (pubblicata il giorno 27) invece riguarda lo schema di bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e non doveva essere discussa nel consiglio comunale odierno. In allegato sono disponibili gli screenshot con le date evidenziate. Il sito istituzionale è facilmente consultabile da tutti.