Ultim'ora

SPARANISE – Beautiful al’italiana, tutti assolti

SPARANISE. “Beatiful” all’italiana in salsa sidicina. Assolto per prescrizione l’uomo accusato di aver distrutto un casale a Teano. Sullo sfondo piccanti intrecci interfamiliar.i Una intricata vicenda sullo stile della telenovela “Beatiful” approda nelle aule del Tribunale penale di Carinola.
Lo scorso 21 gennaio si è conclusa la causa che vedeva imputato O.M., difeso dall’avvocato Giovanni Morelli di Pignataro Maggiore.
Il 52enne, residente in Nord Italia, è stato assolto per la prescrizione del reato, dopo essere stato accusato di aver distrutto e incendiato mobili di casa, danneggiato cotture e saccheggiato suppellettili vari, con la complicità di terzi, durante alcune operazioni di sfratto. Al centro della storia infinita c’è una masseria di Teano, e sono tanti i protagonisti che vi si susseguono; la vicenda dai risvolti piccanti e a tratti scabrosi risale ai primi anni ’90 ed è degna di una pungente sit-com cinematografica a puntate.
Tutta la questione inizia con la fuga d’amore di P. M., di Sparanise, che abbandona una moglie e ben 13 figli per iniziare una relazione con una signora di Teano molto più giovane di lui, F. P., da cui nascono altri due figli.
Quando P. M. muore, nel 1993, lascia in una masseria di Teano di sua proprietà la giovane donna coi due figli. In seguito la vedova inizia una relazione con un ragazzo di Teano, L. D. B., da cui nascono altri tre figli.
Ma dopo qualche anno la donna muore e il ragazzo teanese rimane da solo coi due figli di lei e i tre suoi.
La storia saprebbe di assurdo anche se si concludesse qui, ma c’è qualcosa di ancora più eclatante. Il giovane sidicino inizia una nuova relazione addirittura con la sua figliastra (una dei due figli avuti dalla moglie con l’uomo di Sparanise).
La causa ruota intorno a tutto questo trambusto interfamiliare, quando al momento della morte di P. M. i suoi 13 figli chiedono lo sfratto del casale di Teano, in quanto loro proprietà, e fanno partire una serie di cause civili contro la giovane sposa di Teano.
Il Tribunale dà ragione ai figli di P. M. e viene dichiarato lo sfratto; lei però resiste in modo passivo e nei modi di legge. Quando la donna muore le operazioni di rilascio si propongono contro il suo nuovo marito, L. D. B., che nel frattempo è diventato il nuovo compagno della figlia della moglie.
A questo punto partono una serie di litigi e questioni interfamiliari tra le più disparate, tanto che L. D. B. accusò uno dei suoi 13 “cognatastri”, O. M., di aver distrutto il casale durante le operazioni di sfratto.
La causa che ha visto contrapporsi in aula gli avvocati Giovanni Morelli, in difesa di O. M., e Ciro Balbo di Teano, costituitosi parte civile, ha destato non poche difficoltà di comprensione per gli stessi giudici, a causa dell’estrema complessità di una degna storia “boccaccesca”.
Durante l’udienza in aula si è respirata un’aria di imbarazzo generale per gli inusuali intrecci interfamiliari e intergenerazionali creatisi intorno alla vicenda tutta “all’italiana”.

Guarda anche

ALLARME SANITA’: in 2 anni tagliati 32mila posti letto e 11mila medici sono scappati dal pubblico. Chiusi 95 ospedali  

In due anni (dal 2020 al 2022) sono stati tagliati 32.500 posti letto e fra …