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CELLOLE – La Mafia è buona, il lavoro di Maresca e Chiariello  (il video)

CELLOLE (di Maria Palma Ceraldi)  – Questa sera alla presentazione del libro: ”La mafia è buona!”, di Catello Maresca e Paolo Chiariello, alla presenza di tante personalità e di un consistente pubblico. La manifestazione è stata organizzata da Guido Di Leone, presidente del comitato civico Cellolese. La Mafia è buona, titolo provocatorio, un volume denso di cronaca nostrana, alla ricerca di quegli aspetti reconditi della criminalità che non spara ma fa soldi, tanti soldi, un fiume di danaro che inonda l’economia legale. (guarda il video)
La mafia investe miliardi di euro nell’economia legale; entra nella grande finanza, scala gruppi industriali, piazza suoi uomini e donne in Consigli d’amministrazione di holding imprenditoriali globali che fanno affari nei cinque continenti. La mafia è più forte e si sente forte là dove non la si percepisce come un pericolo, dove è riuscita a mimetizzarsi, dove ha stabilito rapporti pacifici di convivenza e connivenza con istituzioni e cittadini. La mafia è un cancro che è dentro di noi, che ci divora. Se lo sradichiamo solo con l’arresto dei boss, dei picciotti, dei corrotti, il cancro si ripresenta e continua a scavare dentro la nostra società. La mafia sarà sconfitta quando decideremo che è una organizzazione criminale eversiva che mina dalle fondamenta il nostro Stato, ci ruba il futuro. La mafia non uccide solo d’estate. La mafia ci uccide tutti i giorni, sporcando il nostro passato, sfruttandoci nel presente, privandoci del futuro. In questo libro proviamo a spiegare perché la mafia non è stata sconfitta e perché la parola mafia è sparita da anni dall’Agenda politica del Paese.
Catello Maresca è il magistrato che ha catturato Michele Zagaria, il capo del clan dei Casalesi. Ha esercitato le funzioni di pubblico ministero antimafia per 10 anni, e attualmente è Sostituto Procuratore della Repubblica Gruppo Antiterrorismo e Reati contro la Pubblica Amministrazione. Autore di diversi testi, tra i quali Male Capitale e Senso di Marcia (Giapeto editore), e L’ultimo bunker (De Agostini) è promotore con l’editore Rosario Bianco dell’Associazione Arti e Mestieri, con la quale cerca di contribuire alla formazione professionale dei ragazzi disagiati.
Paolo Chiariello è un “giornalista scomodo alla mafia”. Con questa motivazione ha vinto il “Premio Caponnetto 2018” dedicato ai cronisti minacciati dalle mafie. Per le sue inchieste sulla camorra e sul traffico dei rifiuti in Italia e all’estero nel 2007 e nel 2008 ha vinto il “Premio Siani” e il “Premio Cronista dell’anno”. È stato inviato di Skytg24, e ha lavorato anche per la Rai. Ha pubblicato anche alcuni libri, tra cui I sogni dei bambini di Scampia e Monnezzopoli.

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