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Bonifiche ambientali ed elettroniche: come tutelare la propria privacy

Nell’era di internet e dei social network, la tutela della propria privacy è diventata sempre più difficile. Esistono ormai una vasta gamma di tecnologie in grado di penetrare all’interno della sfera privata di una persona ma, per fortuna, esistono altrettante possibilità di proteggersi e preservare il diritto personale alla riservatezza.

Le bonifiche ambientali ed elettroniche: cosa sono

In gergo investigativo, quando si parla di ‘bonifica‘ si intende quell’insieme di operazioni specifiche – messe in atto da professionisti qualificati – che hanno lo scopo di individuare e rimuovere tutti i dispositivi tecnologici in grado di raccogliere, registrare e inviare all’esterno informazioni che, di norma, dovrebbero rimanere riservate.

Questo genere di operazione può essere sia ‘ambientale‘ sia ‘elettronica‘, a seconda del tipo di dispositivo che intercetta. Nel primo caso, si tratta quasi sempre di una bonifica volta a rilevare la presenza – e poi rimuovere – le cosiddette microspie ambientali, ossia quei dispositivi (‘cimici’, microspie e microfoni ‘occulti’, oltre a piccole telecamere) in grado di registrare ogni segnale audio prodotto all’interno di un determinato ambiente.

In genere, questi dispositivi (dotati di una piccola batteria e un microfono per le registrazioni audio) sono di dimensioni estremamente ridotte; ciò consente loro di essere occultati all’interno di oggetti di uso comune quali lampade, orologi o sveglie. Grazie alla presenza di una piccola antenna, le microspie sono in grado di trasmettere ad una stazione di ricezione all’esterna quanto registrato all’interno dell’ambiente in cui sono state collocate. Alcune utilizzano frequente di trasmissione comprese tra i 110 e i 400 MhZ mentre altre possono trasmettere i segnali registrati direttamente tramite la rete adoperata dai telefoni cellulari.

Leggermente diversa è la bonifica elettronica. Quest’ultima, pur basandosi sui medesimi principi, è rivolta anche alla rilevazione di spy software che possono trovarsi su pc e telefoni cellulari con lo scopo di registrare le attività svolte su di un computer o uno smartphone. In aggiunta, tale operazione di bonifica è anche in grado di rilevare la presenza di dispositivi di localizzatori GPS, microspie e dispositivi per le intercettazioni telefoniche.

Come tutelarsi e quando richiedere una bonifica

Nel caso in cui una persona sospetti di essere spiato o di essere oggetto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, può rivolgersi ad un’agenzia di investigazione privata – come ad esempio Inside Agency – per commissionare a professionisti del settore lo svolgimento di bonifiche ambientali. Le operazioni di indagine vengono affidate a tecnici qualificati che, al termine delle investigazioni, compilano un report completo all’interno del quale vengono registrate tutte le attività svolte.

Il primo passo consiste, in genere, in un’attenta ispezione visiva: la ricognizione investe sia l’interno che l’esterno dell’ambiente dove si sospetta sia stati installati microfoni e microspie. Successivamente, si procede alla scansione delle frequenze radio: tramite dispositivi appositi, gli investigatori ricercano (sia all’interno che all’esterno dei locali da bonificare) le sorgenti di picchi anomali di radio frequenze in grado di segnalare la presenza di un’attività ‘sospetta’. Ciò, assieme all’ispezione di tutti gli oggetti di uso più comune che possono occultare un microfono oppure una microspia, consente di localizzare quest’ultimi per procedere allo loro rimozione (previo consenso del committente delle indagini).

Una bonifica ambientale o elettronica si rende necessaria nel momento in cui un’azienda oppure un privato sospetti di essere oggetto di attività di spionaggio o di un’intercettazione ambientale. In entrambi i casi, la circolazione incontrollata di informazioni riservate costituisce il principale ‘sintomo’ di un’attività di spionaggio perpetrata ai propri danni. Per un’azienda, in particolare, può costituire un importante fattore di destabilizzazione, in quanto può riflettersi negativamente sull’attività lavorativa in termini di perdita della clientela e di contrazione degli introiti. In ambito privato, invece, le indagini sono volte in special modo alla tutela della privacy ed alla riservatezza di informazioni sensibili.