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PIETRAMELARA – Camorra del Gas, 5 arresti

PIETRAMELARA. Per imporre la vendita dei loro prodotti non esitavano a usare la violenza, ina lcuni casi sono stati intimiditi e picchiati anche alcune ditte rivali che avevano conquistato fette di mercato. Grazie alle indagini condotte dai carabinieri della locale stazione – guidata dal maresciallo Mariano e quella di Vairano Scalo, comandata dal maresciallo palazzo – coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 indagati – di cui uno affiliato al clan “Papa”, operante nell’agro caleno e direttamente collegato alla consorteria dei “casalesi”- ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso con l’aggravante del metodo mafioso.  In manette sono finiti Giuseppe Cantile, Leopoldo Mauriello, titolare  della  ditta  individuale Mauriello Petroli Group, Giovanni Mauriello, Alfredo Caiamano e Antonio Gliottone.

La spedizione punitva contro la ditta Miele
Alcuni mesi fa un piccolo imprenditore della zona fu aggredito nelle campgane fra Vairano Patenora e Pietramelara. Sei tu il proprietario del gas”?  Poi tante bastonate fino a lasciarlo svenuto al suolo.  Vittima dell’agguato fu un impreditore – Francesco Miele, 25 anni di Pietramelara che venne pestato a sangue da due sconisciuti.
La pista seguita fu proprio  quella legata alla guerra attuata dalla malavita per il controllo del territorio nella vendita del gas, quello in bombole. Miele  è il titolare di un’azienda con sede a Venafro  e ogni giorno, dopo aver caricato il prodotto nella struttura molisana fa il giro dei suoi clienti dell’Alto Casertano. Probabilmente la sua attività avrà infastidito altri concorrenti che invece “pretendono” di avare il monopolio del settore. Condizioni che Miele non avrebbe accettato scatenando così la reazione violenta  degli aggressori. Miele venne picchiato con  due bastoni, subendo lesioni in tutto il corpo e particolarmente al volto.
Sul posto intervennero i carabinieri della stazione di Pietramelara, che hanno condotto le indagini in collaborazione con i militari dell’arma della stazione di Vairano Scalo. La recente storia giudiziaria insegna che la distribuzione del gas è un affare molto ambito dalla malavita organizzata – un po come quello del caro estinto – che non tollera alcuna intromissione nella vicenda.
Nell’Alto Casertano poi, negli ultimi tempi, sono arrivati tanti imprenditori che hanno scelto le tranquille campagne dell’Alta Terra di Lavoro per realizzare i propri depositi.
Quasi tutti vengono dall’are dell’agro aversano.

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