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GIOIA SANNITICA – Lei lo rifiuta, lui la scaraventa in un dirupo e scappa. Lei in ospedale con lesioni alla colonna vertebrale, lui è libero. Genitori indignati: “da un anno presentiamo denunce”

GIOIA SANNITICA –  Dopo l ‘ennesimo rifiuto scaraventa la sua ex in un dirupo e scappa. Lei, appena 15 anni, dopo alcune ore riesce a risalire sulla strada. Un automobilista di passaggio la soccorre trasportandola in ospedale. Lei, ora, si trova in un letto dell’ospedale di Piedimonte Matese con diverse gravi lesioni alla colonna vertebrale. Lui, 25 anni, è libero. Scoppia l’indignazione dei genitori della ragazza: “in un anno abbiamo presentato tante denunce per tutelare nostra figlia. Neanche l’ultimo grave episodio è stato sufficiente per un intervento della Procura. Speriamo che non debba accadere qualcosa di irreparabile per far muovere la magistratura”. Una vicenda molto complicata con un’unica certezza: una ragazzina poco più che adolescente costretta in un letto d’ospedale con gravi ferite alla schiena. Oltre dieci denunce in un anno per maltrattamenti. Mai una misura restrittiva nei confronti del presunto aggressore. I genitori di una minorenne di Faicchio vogliono giustizia. Secondo quanto contenuto nell’ultima querela in ordine di tempo, sporta quattro giorni fa dalla mamma di Jessica, un 25enne di Gioia Sannitica si sarebbe recato a casa della minore prelevandola e portandola in una località nei pressi di un fiume. Successivamente l’avrebbe spinta in un dirupo e sarebbe poi scappato via omettendo di soccorrere la vittima. Alla base del gesto – sempre secondo quanto dichiarato dalla signora ai carabinieri – l’ennesimo rifiuto da parte della figlia Jessica al giovane col quale in precedenza avrebbe avuto una relazione amorosa durata qualche mese. Relazione successivamente troncata proprio per volontà della ragazza. Jessica, con le sue forze, sarebbe riuscita a risalire in superficie. A quel punto, avrebbe voluto chiamare i suoi genitori per avvisarli dell’accaduto, ma si sarebbe accorta di non avere più con sé il cellulare. Così, con non poca fatica, si sarebbe incamminata e avrebbe iniziato ad invocare aiuto a gran voce. Per sua fortuna, alcuni passanti l’avrebbero notata e le avrebbero immediatamente prestato soccorso. L’adolescente sarebbe poi riuscita finalmente a contattare la mamma. Poco dopo, veniva accompagnata dal genitore presso l’ospedale di Piedimonte Matese dove tutt’ora è ricoverata. Jessica è stata relativamente fortunata visto che è riuscita a cavarsela con poco a fronte del rischio che ha corso. Ha infatti riportato “soltanto” la lesione di alcune vertebre. Anche in questa occasione, dopo l’ennesima querela presentata dalla signora Daniela, il giudice non ha ritenuto opportuno  applicare alcuna misura restrittiva nei confronti del giovane. Probabilmente per insufficienza di prove. Già in passato, il 25enne si era beccato altre querele per minacce e maltrattamenti nei confronti dell’ex fiamma. Il legale dei genitori della minore – avvocato Giovanna Mastrati – è determinata nel riuscire a dimostrare incontrovertibilmente le responsabilità penali del 25enne in ordine ai tanti fatti denunciati ai militari nel corso di un  anno intero dai genitori della ragazza. Resta il fatto che, ad oggi, Jessica è costretta a restare immobile in un letto d’ospedale con una prognosi di circa un mese. Se, da un lato, il giudice – salvo nuovi sviluppi sul caso – ha ritenuto non dover applicare alcuna misura restrittiva nei confronti del 25enne, dall’altro,  appare improbabile che in quel dirupo Jessica ci sia finita da sola. francesco mantovani

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un commento

  1. Chissà come avrebbe reagito il giudice se a finire nel dirupo srebbe stata la figlia!