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VENAFRO / PRATELLA – Omicidio in corsia, l’infermiera è capace di intendere e di volere: lo ha stabilito la perizia

VENAFRO / PRATELLA – Anna Minchella è capace di intendere e volere: lo ha stabilito la perizia sulla infermiera 46enne di Ciorlano arrestata per l’omicidio di Celestino Valentino, 76enne di Pratella. Si tornerà in aula a maggio. Il difensore dell’imputata  è l’avvocato Moscardino, mentre la famiglia della vittima è difesa dall’avvocato Ernesto De Angelis. La donna – Anna Minchella – si trova in carcere da molti mesi. Lei continua ad urlare la propria innocenza respingendo ogni accusa. Tre comunità scosse, tre interi paesi increduli davanti alle pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Isernia ha lanciato sulle spalle di Anna Minchella, infermiera dell’ospedale di Venafro. Avrebbe ucciso – utilizzando dell’acido – un paziente di Pratella, padre di una sua collega di corsia. Lo avrebbe fatto per “punire” l’altra infermiera “colpevole” di non essere stata trasferita all’ospedale di Isernia. Presenzano è il paese natale di Anna Minchella. Dopo il matrimonio si trasferisce a Ciorlano, paese del marito. Alcuni anni fa, poi, la coppia comprò casa a Venafro e si trasferisce nel vicino Molise. Per esigenze familiari, tuttavia, Minchella e la sua famiglia ritornano a vivere a Ciorlano. La comunità di Ciorlano è incredula: tutti dipingono la famiglia Minchella come una famiglia normale, dedita al lavoro, serena. A Pratella chiedono giustizia i familiari Celestino Valentino, 76enne di Pratella, ucciso con acido cloridrico.

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