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Ciro Perrella, imprenditore Fiera del Mobile Riardo

CASERTA / RIARDO – Botte per una donna contesa, l’imputato al giudice: non fu un tranello

Caserta / Riardo – Botte per una donna contesa, l’imputato al giudice: non fu un tranello. Oggi è stato ascoltato l’imprenditore Ciro Perrella che in udienza ha raccontato tutta un’altra versione dei fatti affermando che fu Gismondi a presentarsi presso lo stabilimento di Riardo dicendo che Ciro si doveva mettere da parte e se non si fosse messo da parte l’avrebbe denigrato in tutta Caserta, mettendo in piazza la relazione con l’allora compagna e mettendolo di fatto in ridicolo. Anche perché Ciro, come egli stesso ha dichiarato, aveva scoperto la relazione poiché aveva controllato la compagna sia nel telefono che negli spostamenti con la macchina. Gismondi – secondo la versione di Perrella – oltre a dire di togliersi di mezzo lo aveva quindi ricattato. Ciro a quel punto lo invitava ad andarsene venendo aggredito. Da ciò ne nasceva una colluttazione durante la quale intervenivano il fratello Bartolomeo e il figlio al fine di dividerli. Il legale difensore di Perrella, avvocato Francesco Schettino, ha inoltre sottolineato che “la parte offesa, nel corso della precedente udienza, aveva già in parte ridimensionato quanto affermato durante la prima denuncia, negando la relazione extraconiugale che lo stesso aveva con la compagna di Ciro Perrella”. Il giovane personal trainer casertano, quarantenne, si era costituito parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Italo Madonna nella causa dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei fratelli Ciro e Bartolomeo Perrella, noti imprenditori operanti nel settore dei mobili, difesi dagli avvocati Francesco Schettino e Raffaele e Gaetano.

L’accusa

I fatti risalgono a diversi anni fa quando, per futili motivi, il personal trainer casertano parte offesa venne selvaggiamente e barbaramente picchiato, pare per gelosia verso una donna, come si è compreso nel dibattimento, e la sua auto, una fuoriserie Bmw di grossa cilindrata, venne distrutta. Il personal trainer quando ha descritto, durante il suo pubblico interrogatorio in aula, la scena di inaudita violenza di cui rimase vittima. Più di una volta ha detto: “Sono stato picchiato da Ciro Perrella e da due sconosciuti senza aver fatto nulla, solo il fratello Bartolomeo intervenne per separarci e grazie a lui scappai io e mio figlio.

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