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Napoli / Caserta – Tolta la scorta al giornalista minacciato di morte da Zagaria. Una punizione di Salvini?

Napoli / Caserta  –  Si tinge subito di giallo (politico) la decisione di togliere ogni protezione al giornalista Sandro Ruotolo. E’ lo stesso giornalista che dopo anni di battaglie anticamorra si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’interno. Insomma, la scorta a Ruotolo è stata tolta perché “scomodo” al ministro degli interni Matteo Salvini? E’ questa la domanda che si pongono in tanti (almeno quelli svegli).
O‘ vogl’ squartat’ viv'”. Questa la minaccia pronunciata dal  boss dei Casalesi Michele Zagaria. Era il 2015 quando il boss, intercettato in carcere, emanò la propria sentenza di morte nei confronti del giornalista Sandro Ruotolo, dopo un suo servizio sulla Terra dei Fuochi con un’intervista a Carmine Schiavone sui rapporti tra i servizi segreti ed il clan dei Casalesi sulla gestione dei rifiuti. Ruotolo è stato sotto scorta fino a pochi giorni fa quando il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza ha deciso di togliere ogni tutela al cronista. A far scoppiare il caso è stato l’ex ministro alla Giustizia Andrea Orlando che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “Hanno tolto la scorta a Sandro Ruotolo, giornalista da sempre impegnato in inchieste sulle mafie – ha tuonato l’ex guardasigilli su Twitter – E anche il giornalista che si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’interno. Casualità? Lo chiederò in parlamento”.

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