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TEANO / SPARANISE – Focolo, gli alunni incontrano padre Jean Chrys: è missionario salesiano nel Madagascar

TEANO / SPARANISE – Giovedì 24 gennaio prossimo, alle ore 10, presso la sede Foscolo di Sparanise, arriverà il Missionario salesiano Ravelomahitasoa Jean Chrysostome proveniente dalle missioni in Madagascar e solo per alcuni giorni presente in Italia. Andato in viaggio in Madagascar diversi anni fa, vedendo la grande povertà di quei luoghi, decise di restarci e di dare una mano alla Diocesi di Toliara, la parte più povera del Paese, a sud – est del Madagascar. Padre Chrys è un missionario con due grandi Missioni: la prima a Toliara, la seconda si trova a quasi 900 chilometri di distanza. Dalle ore 9.30 alle ore 11.30 parlerà con alcune classi nella sede di Sparanise dove illustrerà con un video l’umanità, la cultura e la povertà di questo luogo dimenticato della terra. Dalle ore 11.15 parlerà anche agli alunni della sede Foscolo di Teano interessati ad ascoltare la sua straordinaria testimonianza. Il lavoro principale dei missionari nell’Isola Rossa, come è chiamato il Madagascar a causa del colore del terreno, è il grande sforzo che fanno per contribuire all’educazione scolastica dei più poveri. Un’altra imporante iniziativa che i missionari portano avanti da tempo riguarda la sanità: il dispensario di Tongarivo, l’Ospedale d’Ampasimanjeva in una delle zone più povere del Madagascar e il Foyer di Ambositra sull’altopiano (dove si trovano malati affetti da ogni tipo di malattia. lebbra, tbc, handicaps motori, malattie mentali, cecità, sordità).

Tra i principali aspetti culturali sono da ricordare il culto degli antenati (singolari i monumenti funerari, quasi un gioiello da custodire nel cortile di casa), il Fihavanana (la solidarietà), il forte senso religioso e una profonda fede nel Dio creatore Zanahary, presente anche nella popolazione animista. Il Madagascar è uno degli stati africani più poveri al mondo., con una popolazione di 18 milioni di abitanti ed una superficie doppia dell’Italia Qui il reddito pro capite è pari a meno di un euro al giorno; l’aspettativa di vita delle persone arriva a 50 anni e l’analfabetismo in alcune zone raggiunge anche l’85%. Molti bambini, a causa della malnutrizione delle loro mamme, nascono con una malformazione invalidante chiamata “piede torto”. Questa malformazione, se non viene corretta per tempo, non permetterà loro di camminare, correre e condurre una vita normale. Oltre al fatto che molti di essi vengono abbandonati dalle famiglie. I più fortunati, invece, vengono presi dai missionari e portati nei dispensari per essere poi operati, nutriti e seguiti adeguatamente, per quanto possibile. I missionari si occupano anche delle vaccinazioni dei bambini, dell’assistenza ai parti, e garantiscono un pasto caldo al giorno a tutti i bambini che frequentano le loro scuole.“Quando ho deciso di partire, spiega padre Jean, non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro. O meglio, in teoria sapevo tante cose, ma non avrei mai immaginato cosa avrei trovato. Arrivai di sera e passiamo la prima notte ad Antananarivo, detta Tana, la capitale. Subito mi dissero di abbassare la voce, la gente dormiva. E’ stata la prima lezione di vita: in Madagascar si parla piano, quasi sottovoce, e non c’è fretta, come dicono i malgasci.

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