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PIEDIMONTE MATESE – Scandalo rifiuti, Santillo salvato dalla prescrizione. Grillo: “perché non hai rinunciato”?

PIEDIMONTE MATESE – Scandalo rifiuti, Gianluigi Santillo salvato dalla prescrizione. Carlo Grillo: “perché non hai rinunciato”? “La prescrizione, di cui tanto si parla in questi giorni, ha salvato Gianluigi Santillo – dichiara Grillo -. La prescrizione, infatti, estingue il reato, decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge. Per il Santillo era stato richiesto dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, rinvio a giudizio perché imputato per i reati previsti e puniti dagli artt. 323 c.p. e 479 c.p., in concorso con altri, perché nella qualità di Presidente del Consorzio CE/1, aveva favorito diversi soggetti, assumendoli presso l’Ente da lui presieduto. Il tempo trascorso dalla data del commesso reato ipotizzato, ha costretto il Giudice ad emettere una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, anche per non aver ritenuto sussistenti altre ipotesi più favorevoli al Santillo. La prescrizione è però rinunciabile e mi sarei pertanto atteso che il Presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese, nonché Consigliere Provinciale, rinunciasse a beneficiarne. Chi ricopre una carica pubblica, avrebbe il dovere di consentire sempre e comunque, senza limite alcuno, l’accertamento della verità. Evidentemente, però, il Santillo non ha questa onestà intellettuale e, pertanto, preferisce essere salvato dalla prescrizione. Ma di cosa avrebbe dovuto avere paura? Non lo sapremo mai. Per gli stessi fatti, la Corte dei Conti – Sezione I^ Giurisdizionale – Appello, aveva rigettato l’appello del Santillo avverso la sentenza che lo condannava a rimborsare al Consorzio CE/1, l’importo di € 120.000,00. Ha provveduto il Santillo a rimborsare detto importo? Nella stessa sentenza a pag. 5 si legge che il difensore del Santillo ha precisato l’inesistenza di alcun procedimento penale a carico dello stesso – Bugia! Enorme bugia ! Invece c’era procedimento penale pendente ed è proprio quello per il quale il Santillo si è avvalso della prescrizione.  Ritengo che ci siano elementi più che sufficienti per chiedere a Gianluigi Santillo, Presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese, le sue immediate dimissioni, non essendo consentito ad alcun pubblico Amministratore di ingannare i Cittadini di Piedimonte Matese o, comunque, di lasciare interrogativi irrisolti. Naturalmente, il Dr. Luigi Di Lorenzo, Sindaco di Piedimonte Matese, non poteva non sapere della pendenza del procedimento penale e della sentenza della Corte dei Conti”, conclude il consigliere Grillo.

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