Sparanise – Concessa la medaglia d’onore al professore Giovanni Merola di Sparanise. Uno di quelli che ha dato lustro alla sua Sparanise in cui nacque il 18\10\1920, diplomato in ragioneria 1938, si laureò in economia e commercio nel 1947. Dal 1938 ufficiale dell’aeronautica militare in servizio presso la base aerea di Tirana ove prestò servizio attivo fino all’armistizio del settembre 1943. L’ 8\9\43 disattese ordine del generale Ferrone di consegnare le armi ai tedeschi, si portò nella zona dei partigiani albanesi presso la brigata internazionale partigiana dove prese parte alla riorganizzazione ed inquadramento dei battaglioni italiani. Fu agli ordini prima del ten colonnello Barbiesinti Mario, comandante aeroporto di Shiaka, poi del gen. Azzi Arnaldo poi deputato all’ Assemblea costituente poi nella zona di Arbona agli ordini del ten col. Zignani Dall’8\10\43 prese parte ai combattimenti contro le colonne tedesche che si spostavano ad Elbasan e il 9\10\43 unitamente al battaglione internazionale albanese nella zona di Arbane. L’8\11\1043 come comandante interinale di compagnia difese Peza, luogo simbolo dove iniziò la rivolta albanese contro i tedeschi e il 16\9\43 si riunì il parlamento albanese per la prima volta. Ciò impedì alle S. S. e alle truppe corazzate tedesche di raggiungere la costa ed impedire il rientro di militari italiani che costituiranno parte dei reparti del risorto esercito italiano a Mignano Montelungo. Catturato il giorno 16\11\43 con il ten. Col. Zignani, medaglia d’oro al valor militare trucidato dai tedeschi ad Elbasan, e altri sette ufficiali. Fu un massacro dal quale si salvarono pochi soldati italiani e partigiani albanesi. Torturati e poi portati al campo oflanger 83 ove fu avviato ai lavori forzati presso fabbrica di cui era proprietario il dr. J. F. Zwiechy console svizzero. Ammalatosi di malaria fu salvato nel campo di concentramento grazie all’intercessione del Salesiano don Luigi Pasa e di alcuni amici che lo nascosero impedendo ai tedeschi di avviarlo ai forni crematori, ma questa è altra storia. Al rientro in Patria fu riconosciuto partigiano e decorato. Abbandonata la vita militare, al contrario di molti suoi amici di corso che arrivarono ad essere generali di legione aerea e che mai dimenticarono Giovanni, fu nel 1946 commissario prefettizio a Sparanise e fino al 1948 Sindaco. Coniugato nel 1953 con l’insegnante Benedicenti Rosa avrà cinque figli di cui tre viventi. Dal 1956 al 1964 consigliere provinciale eletto nelle liste della Democrazia Cristiana e assessore provinciale alle attività produttive, all’industria, agricoltura e istruzione. Insegnò presso il ragioneria di Cassino, Caserta, Sparanise, quest’ultimo fortemente voluto da lui che credeva che una sana e rigorosa istruzione renda liberi, in un periodo florido che vedeva la Pozzi insediarsi, grazie all’impegno dell’avv. Solimene, e l’agricoltura trasformarsi. Vice preside all’ itc di Sparanise dal 1961. Fu dal 1963 membro consiglio direttivo ordine commercialisti. Dal 1946 alla morte membro e vice presidente dell’ Opera Nazionale orfani di guerra comitato provinciale di Caserta ai quali dedicò vita ed energie per ripagarli di quanto era stato loro tolto dalla guerra. Morirà con il grado di maggiore dell’aeronautica il 15\7\1964 in seguito a patologia contratta in guerra ed in prigionia. Solo nell’ 87 fu riconosciuto deceduto per cause derivanti dal servizio prestato in qualità di militare e per quanto subito dalla cattura e dalla detenzione in prigionia e i figli riconosciuti orfani di guerra e la moglie vedova di guerra. Perché nessuno dimentichi i valori di una generazione che ci ha permesso di vivere in libertà e di parlare liberamente anche se oggi spesso a vanvera e senza rispetto altrui.
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