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ALIFE – Estorsioni per conto dei clan, ai domiciliari Tavoletta

 

 

ALIFE – Nelle prime ore della giornata odierna, nelle province di Caserta e Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, in particolare il Reparto Territoriale di Aversa (CE), hanno eseguito 20 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Napoli – a seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – nei confronti di persone appartenenti o collegate al clan dei casalesi – gruppo SCHIAVONE – per i delitti di associazione mafiosa, estorsione, armi e riciclaggio di automobili di grossa cilindrata, delitti aggravati dalla finalità di agevolazione mafiosa (ed altro).

Il provvedimento costituisce il naturale sviluppo di un’articolata attività d’indagine che, iniziata nel 2009, ha consentito di acquisire rilevanti fonti di prova in ordine ad una serie di estorsioni poste in essere nell’agro aversano, in prevalenza ad Aversa.

Le investigazioni, condotte con metodologie tradizionali e con l’ausilio determinante di intercettazioni, riscontrate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso di documentare i metodi violenti posti in essere dagli appartenenti al citato gruppo camorristico operante nell’agro aversano e di ricostruire numerose attività estorsive eseguite capillarmente dagli arrestati, altrimenti indimostrabili in considerazione del muro di omertà che caratterizza la zone d’influenza del clan.

Quanto alle condotte estorsive, gli arrestati erano soliti presentarsi presso le attività commerciali delle vittime designate nei tre periodi usuali (Natale, Pasqua, Ferragosto), a volte con l’esplicita richiesta di denaro utile per mantenere “le famiglie dei carcerati “, altre volte indicando di essere stati mandati in loco dagli amici di “casale ” che richiedevano, con gergo camorristico classico, la ed. “messa a posto”.

Veniva accertata una singolare azione estorsiva, attuata dagli affiliati imponendo agli esercenti di diversi bar- pasticcerie di Aversa l’acquisto di un uovo pasquale di modesto valore, ricevendo in cambio – quale tangente mascherata da una vendita simulata – una somma decisamente più elevata, con l’accordo prospettato all’esercente di svolgere poi una “lotteria”, previa distribuzione di bigliettini ai clienti, a pagamento, all’esito della quale il vincitore si sarebbe poi aggiudicato l’uovo pasquale; il tutto allo scopo di riversare sul cliente consenziente al giuoco della lotteria parte del prezzo della tangente.  Aldilà delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, nessun contributo veniva reso dalle vittime di estorsione.

Alcuni degli indagati sono stati raggiunti dal provvedimento di cattura per delitti di associazione per delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione mafiosa e di riciclaggio di automobili di elevato valore – attività parallelamente attuata dagli stessi affiliati e organizzatori del clan – con la partecipazione di imprenditori del basso Lazio, così individuandosi una rete operante sull’intero territorio nazionale, con distribuzione dei veicoli anche nella Regione calabrese. Il riciclaggio avveniva reimmettendo in circolazione, sul territorio nazionale ed estero, autovetture provento di furto, successivamente alla contraffazione dei documenti di circolazione, delle targhe, dei dati identificativi, l’occultamento e soppressione delle targhe originarie, in modo da creare corrispondenza tra i dati identificativi degli autoveicoli e mascherarli con veicoli effettivamente circolanti nei paesi d’origine ovvero privi di qualsiasi collegamento con l’originario titolare. I veicoli venivano poi venduti sul territorio nazionale ed esportati all’estero.

Sono stati individuati numerosi veicoli oggetto del riciclaggio – oltre 60 (alcuni dei quali sequestrati) – per la maggior parte di ingente valore.

Nel corso dell’indagine è stato ricostruito anche il sequestro di persona patito da uno degli affiliati, attuato da acquirenti calabresi per il recupero di un preteso credito.

Tra gli arrestati anche un imprenditore, indagato del delitto di riciclaggio, il quale aveva in più occasioni ricevuto risorse finanziarie frutto delle attività delittuose di uno dei promotori dell’associazione, somme versate in contanti e destinate alla realizzazione di opere edili a Vasto, in Abruzzo, costruzioni realizzate attraverso una società occultante la partecipazione clandestina del medesimo capo clan. Dalle indagini emergeva inoltre che lo stesso indagato aveva reimpiegato somme in modo da costituire un occulto conferimento in società, risorse finanziarie stimabili come equivalenti al 70% del capitale sociale di una società di costruzione dedita alla realizzazione di appartamenti e locali commerciali in Trentola.

Elenco delle persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari:

A) CUSTODIA IN CARCERE: 1.      FALCONE Pietro detto “Pietruccio” nato ad Aversa (CE) il 27.6.80 residente Trentola;

  1. ORABONA Salvatore detto cuglietiello nato a Trentola Ducenta (CE) il 3.2.72 ivi residente;
  2. DEL PRETE Luigi nato a Caserta il 29.6.84 residente Trentola ;
    1. RINALDI Pasquale detto “Pasquale o chiattone” nato a Napoli il 7.2.76 residente in San Marcellino (CE);
    2. POTA Nicola nato a Maddaloni CE il 7.2.79, residente in Aversa (CE);
    3. PIROZZI Giovanni, detto “o picciuott”‘, nato a Napoli il 4.4.76, residente in Trentola;
    4. MENDITTO Domenico detto “bombò”, nato ad Aversa CE il 24.6.79, ivi residente;
    5. PONARI Enrico detto “o polacco” nato in Russia il 29.9.88, residente in San Marcellino;
      1. NACCA Gianluca, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 9.6.75, residente in Casaluce CE;
      2. DE BIASE Gaetano detto ” burzon’ “, nato ad Aversa (CE) il 16.12.67, ivi residente;
      3. SCUOTTO Antimo detto “Antimino”, nato ad Aversa (CE) il 23.12.76, ivi residente;
      4. IORIO Giuseppe, nato a Sant’Arpino (CE) il 19.7.72, ivi residente;

 

B) ARRESTI DOMICILIARI

  1. TAGLIAFIERRO Carlo, nato ad Aversa (CE) il 14.11.73, ivi residente;
  2. D’ALESSIO Luciano, nato a Trentola Ducenta il 7.4.58, ivi residente;
  3. VALENTINI Andrea, nato ad Albano Laziale (RM) il 20.1.75, ivi residente;
  4. PETERECCA Luigi Domenico, nato ad Albano Laziale (RM) il 12.1.64, ivi residente;
  5. SPERATI Roberto, nato ad Albano Laziale (RM) il 16.7.67, ivi residente;
  6. TAVOLETTA Carlo, nato a Napoli il 23.3.73, residente in Alife (CE);
  7. DEL PRETE Antonio, nato a Frattamaggiore (NA) il 20.2.64 residente in Trentola;
  8. VERDE Carmine, nato ad Acerra (NA) il 21.10.85.

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