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foto di repertorio

Piedimonte Matese / Baia e Latina – Prete narcotizzato e rapinato: 32enne sotto processo

Piedimonte Matese / Baia e Latina – Si introdusse nella canonica di Baia e Latina, narcotizzò un prete per poi rapinarlo. E’ partito il processo a carico dell’uomo imputato per quei fatti. E’ un 32enne di Piedimonte Matese. Marcello Vitelli è comparso innanzi la Prima Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberta Carotenuto, per rispondere di rapina in danno di don Leon IANOWICZ sessantasettenne ex parroco di San Lorenzo Martire in Baia e Latina.
La Procura della Repubblica sammaritana, rappresentata in udienza dal pubblico ministero Gerardina Cozzolino, contesta al trentaduenne di Piedimonte Matese di essersi introdotto nel novembre 2013 con l’inganno nella casa canonica della parrocchia di San Lorenzo Martire, abitata dal sacerdote polacco, presentandosi a quest’ultimo come persona inviatagli da un tale don Davide di Dragoni e di avere bisogno di aiuto. L’imputato però narcotizzato con l’utilizzo di una bomboletta spry e immobilizzò il sacerdote. Poi sottratte al parroco una carta di credito e una considerevole somma in contanti. Inoltre rubò un rosario di perle, un libretto di risparmio e di altri oggetti.
Diversa la lettura dei fatti che Vitelli,  tramite il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Zarone, intende fornire al collegio. La difesa, infatti, intenderebbe far emergere che l’imputato, unitamente ad altri suoi amici, frequentava con una certa assiduità l’abitazione di don Leon, trattenendosi con quest’ultimo e che questi si mostrava generoso con loro, negando, quindi, di averlo mai indotto in stato di incapacità o di essersi impossessato di alcunché contro la sua volontà.
Il processo è stato rinviato al prossimo gennaio per sentire nuovamente la persona offesa. Il Tribunale, infatti, accogliendo un’eccezione formulata dal difensore dell’imputato, l’avvocato Fabrizio Zarone, circa la corretta instaurazione del rapporto processuale ha dichiarato la nullità di tutti gli atti dibattimentali fino ad adesso svolti. Il sacerdote polacco, quindi, dovrà ricomparire davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per rispondere alle domande del Pubblico Ministerp, del difensore dell’imputato e dei giudici del Tribunale.

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