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VAIRANO PATENORA – Strage di via Roma, un altro giovedì triste

VAIRANO PATENORA (di Nicolina Moretta) – Strage nella cartolibreria, oggi pomeriggio i funerali dell’84enne Mario Laurenza a una settimana di distanza dai funerali delle sue figlie Antonella e Rosanna. Il feretro arriverà alle ore 14 presso la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, poi alle ore 15 inizierà il rito religioso. La salma sarà tumulata nel cimitero di Marzanello dove riposa anche la figlia Antonella. Mario Laurenza è deceduto a seguito delle ferite riportate dopo la strage avvenuta all’interno della cartolibreria di famiglia quando il genero – Marcello De Prata – prima di suicidarsi, ha sparato uccidendo le figlie di Mario, Rosanna e Antonella, e ferito gravemente la moglie Assunta Poaolino e lo stesso Mario, morto poi in ospedale a distanza di qualche giorno.

I funerali della scorsa settimana, le parole del parroco:

Giovedì scorso, verso le 14.00, a Vairano Scalo, camminando si aveva la sensazione che tutte le persone andassero verso la stessa direzione: la chiesa di SS. Cosma e Damiano. Ai piedi dell’altare le bare di Antonella e Rosanna Laurenza, le due sorelle vittime dei colpi sparati dal marito di Antonella, Marcello De Prata. Le persone riempivano la chiesa anche stando in piedi e a centinaia sono rimaste fuori. Più di un migliaio di persone hanno seguito da vicino il funerale di Antonella e Rosanna. Tra le diverse rappresentanze, spiccavano i ragazzi dell’Azione Cattolica Diocesana, Rosanna ne era stata la Presidente, alcuni di loro indossano una maglietta con su scritto:”Ama e cambia il mondo. Indicativo imperfetto.” Il parroco, don Luigi De Rosa, ha impostato il suo messaggio evangelico sulla speranza. Don Luigi ha detto:”Se Gesù Cristo non fosse risorto, noi non saremmo qui. Dobbiamo guardare in faccia alla morte, superandola. Rosanna e Antonella vivono nel cuore gioioso di Dio. Esse sono nella vita, nella vita di Dio e sono presenti a Lui con le loro storie fatte di attenzioni, di tenerezze, e queste cose non possono stare chiuse in una bara. Rosanna e Antonella sono nell’abbraccio del Padre, sono nelle mani di Dio e nessuno potrà strapparle dalle Sue mani e vivono nella comunione gioiosa dei Santi. Noi dobbiamo accogliere il testamento di amore che Rosanna e Antonella hanno lasciato.” Tra i fedeli vi era mestizia e alcuni piangevano; una donna è venuta meno e si è ripresa. Per volere di Stefano Cislaghi, marito di Rosanna, e Emilio Laurenza, fratello di Rosanna e Antonella, non sono stati fatti i discorsi di circostanza, ma un grande applauso.  Quando le bare hanno lasciano la chiesa attraversando due ali di folla, don Luigi ha detto:”Sta passando Rosanna, applaudiamo.” E le persone hanno applaudito e pianto. Così ha ripetuto don Luigi”Sta passando Antonella, applaudiamo.” Dopo le bare nei carri funebri hanno preso vie diverse.  Antonella verso il cimitero di Marzanello e il carro funebre di Rosanna verso il cimitero di Campagnola, dove riposa sua nonna Rosa, alla quale Rosanna desiderava riposare vicino.

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