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Sessa Aurunca / Cellole / Vairano Patenora / Teano – Ambito Sociale, Futur@ non ha dubbi: “Totale immobilismo con provvedimenti che mirano a sfasciare la gestione associata”

Sessa Aurunca / Cellole / Vairano Patenora / Teano –  A cinque mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, fatta eccezione per i roboanti proclami per la pace sancita con il comune di Sessa Aurunca, nelle politiche sociali domina l’immobilismo totale. L’approvazione del piano di zona da parte della regione Campania non è servita a dare il via ai servizi sociali destinati ai disabili, agli anziani o ad ogni altro cittadino che versa in condizioni di estremo disagio. Ad esclusione delle ridondanti dichiarazioni per l’intesa raggiunta con il sindaco di Sessa Aurunca, sulle politiche sociali che toccano direttamente i cittadini in condizioni di difficoltà, l’ambito e completamente fermo non si hanno notizie infatti di servizi sociali d’Ambito avviati dopo il 10 giugno settore dove è calato un silenzio tombale. L’unico provvedimento fatto sotto la regia di questa Amministrazione riguarda esclusivamente una delibera che va a modificare in maniera negativa per l’utenza, il progetto collegato al Piano Operativo Nazionale (PON) per l’inclusione sociale. Il quadro economico del progetto originario infatti è stato profondamente modificato e dalla lettura delle schede finanziarie si rileva una sostanziale riduzione delle borse lavoro a beneficio dello straordinario al personale interno, a tre  nuovi contratti da stipulare ad esperti esterni e ad una spesa  di  30.000 euro (sottratti ai servizi) per l’acquisto di nuovi computer per gli ufficio dell’Ambito. Dalla lettura del progetto rimodulato si prende atto in effetti, di una decisa riduzione degli importi destinati ai servizi all’utenza e i numeri fanno capire in quale direzione sono andate a finire le somme tagliate. Con l’importo assegnato all’ambito di 1.347.385 euro venne approvato il progetto iniziale (dicembre 2016), che fu avviato nel corso del 2017. Poi per ovviare al ritardo sul crono programma stilato ed evitare il rischio di non spendere tutte le risorse assegnate all’ambito, a giugno 2018 si è reso necessario rimodulare il piano. Evidentemente però, la nuova Amministrazione, appena insediata ha colto l’occasione per intervenire anche direttamente sul progetto originario, con una nuova rimodulazione che prevede una sostanziale riduzione delle borse lavoro che da 320 passano a 225. Il taglio complessivo ammonta a 141.000 euro che vengono così riprogrammati:

  • 87.985 sono destinati all’assunzione di altre tre figure professionali (un esperto in monitoraggio, un esperto in processi informatici, un esperto di gestione di progetti);
  • 48.356 invece sono utilizzati per finanziare le ore di straordinario ai dipendenti comunali (1925 ore fino a dicembre 2019);
  • 29.996 per l’acquisto di nuovi computer.

In merito al personale esterno, è necessario evidenziare che già nel piano di zona risulta programmata una somma di 120.000 euro per l’assunzione di ulteriori quattro esperti esterni, pertanto sommando i due progetti, si rileva una programmazione che prevede la stipula complessiva di sette contratti esterni tutti inseriti nell’organico dell’ufficio di piano. In aggiunta a queste assunzioni saranno disponibili 1925 ore di straordinario per il personale interno. Meno borse lavoro quindi a vantaggio dello straordinario al personale interno e all’assunzione di ulteriori tre figure professionali, gli esperti esterni saranno pertanto sette e costeranno oltre 200.000 euro. Vista un tale rilevanza d’impegno economico sul personale con straordinario e nuove contratti che si sommeranno al lavoro istituzionale dell’organico che già opera sotto la direzione del Coordinatore d’Ambito, risulta incomprensibile pertanto il recentissimo provvedimento di nomina di un altro responsabile d’Area che si va ad affiancare al Coordinatore nella gestione delle politiche sociali. Un esempio molto negativo, per tutti gli altri comuni dell’Ambito, una palese violazione della legge regionale 11 del 2007 oltre che della convenzione che sancisce l’obbligo per tutti i comuni alla gestione associata dei servizi sociali. Il provvedimento adottato dal sindaco di Teano, in questo caso è senza senso e contro legge oltre ad essere un pessimo esempio per il comune capofila nella gestione dell’Ambito sociale. Forse ci si dimentica che l’Ambito ha subito recentemente un commissariamento nato da una sottesa volontà politica di scippare al comune di Teano il ruolo di capofila dell’Ambito. Questa scelta favorirà senza dubbio questa ipotesi. Trattasi di una decisione veramente scellerata, uno sfregio alla legge oltre che agli obblighi previsti nella convenzione che porterà con assoluta certezza allo sfascio politico e gestionale dell’Ambito sociale C03 con gravissime ripercussioni finanziarie per il comune di Teano.
(nota dell’associazione Futur@)

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