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Dragoni – Applati, scoperti lavori mai eseguiti. Tremano alcuni indagati

Dragoni. Lavori pubblici nei due comuni ai piedi del monte Maggiore. L’incheista delle fiamme gialle sembra essere ad una svolta.
Altre figure entrano nell’indagine. A fare i loro nomi sarebbero state altre figure – a conoscenza di fatti e circostanza – ascoltate nei giorni scorsi dagli inquirenti.

Lavori mai eseguiti
Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, attraverso nuovi interrogatori, gli inquirenti avrebbero appurato che alcune delle imprese – quasi tutte dell’agro aversano – avrebbero attestatol’esecuzione di lavori, in realtà mai svolti.
I lavori, falsamente dichiarati, sarebbero stati eseguiti presso alcuni privati di Dragoni ed Alvignano.
L’impegno, ora, degli investigatori sembra essere orientato a capire i motivi che hanno spingo le imprese a dichiarare l’esecuuzione di lavori mai svolti presso soggetti privati.

Il sospetto del riciclaggio
Un’altra svolta nell’inchiesta delle fiamme gialle di Piedimonte Matese – guidate dal capitano Tramis, coordinate dal comando provinciale di Caserta, guidate dal colonnello Amendola – passerebbe attraverso l’acquisizione di numerosi assegni sospetti attraverso i quali sarebbero state riciclate grosse somme di denaro.
I titoli da cui si ricavavano ingenti somme veninvano cambiate presso alcuni punti scommesse della zona del Matese. Probabilmente il denaro ricavato poteva poi essere utilizato per una serie di operazioni illecite, fra cui anche il versamento di tangenti. Proprio questo, fr ale altre cose, tentaranno di chiarire le ulteriori indagini sul caso che sta scuotendo, principalmente, due paesi dell’area come Dragoni e Alvignano.
Di sicuro lo stratagemma utilizzato da alcuni degli indagati potrebbe essere una svolta importante nell’intera vicenda. La guardia di Finanza di Caserta, avrebbe rinvenuto tracce dei titoli durante le perquisizioni eseguite alcuni mesi fa in diverse abitazioni, studi tecnici, sedi di imprese e presso gli uffici tecnici dei municipi di Dragoni e Alvignano.
Fra le varie figure indagate, oggetto anche di perquisizione, figurerebbero anche il sindaco di Alvignano - Angelo Di Costanzo – e l’assessore di Dragoni – Bruno Pagliaro – più volte sindaco della cittadina. Ora bisognerà attendere le prossime settimane per capire l’impatto delle nuove prove acquisite dalle fiamme gialle sull’indagini in corso e dalle quali nessuno degli indagati può ritenersi escluso o in qualche modo marginale. Una inchiesta che potrebbe mettere in luce un sistema malato di affidamento dei lavori pubblici nei due comuni coinvolti.
Nelle prossime settimane potrebbero arrivare nuovi importanti sviluppi.

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