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Vini italiani: quali sono i più costosi e pregiati

I vini italiani rappresentano un’eccellenza conosciuta a livello mondiale, un marchio di fabbrica di quel Made in Italy che è un biglietto da visita del nostro paese. Le motivazioni di questa assoluta qualità nel proporre vini di classe sono da ricercarsi in diversi fattori: si pensi alla grande varietà di vitigni dislocati sul territorio, dal sud al nord; al clima favorevole per coltivare la vite; alla maestria comprovata che i coltivatori hanno messo da parte nel selezionare e nel trattare la vite stessa.
Sintetizzando tutti questi aspetti si comprende il perché l’Italia sia considerata a ragione una terra di elezione per ciò che riguarda il vino. Il vino italiano può quindi vantare un’ottima fama a livello mondiale in quanto ritento di qualità: si pensi alle tante cantine che producono vini marchiati Doc e Docg. Vediamo più nel dettaglio quali sono i vitigni più prestigiosi in grado di dar vita a vini di qualità riconosciuti in tutto il mondo.
Partiamo dai vini pregiati bianchi: tra i più noti il Recioto di Soave, lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Conegliano, il Verdicchio, il Bombino Bianco di Castel Del Monte, il Traminer del Trentino, la Ribolla, il Tocai del Garda, la Falanghina, il Fiano.
Tra i vini rossi invece, notoriamente più corposi dei bianchi e maggiormente adatti ad essere sorseggiati nei mesi più freddi, si possono citare il Valpolicella, il Montepulciano, il Nebbiolo d’Alba, il Barolo, il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino, il Primitivo di Manduria, il Cannonau.
La lista sarebbe sostanzialmente infinita dato che sono molti i vini italiani che rappresentano eccellenze da esportare all’estero: in linea di massima sono i vini toscani rossi quelli maggiormente apprezzato oltre i nostri confini e, di conseguenza, quelli che vengono più venduti in altri paesi. Ammonta a 6 miliardi di euro l’indotto del settore esportazione vini, una cifra di tutto rispetto che fa comprendere meglio come il vino sia un asset chiave nella bilancia commerciale italiana. E se i numeri sono in crescita buona parte del merito è da attribuirsi all’ingresso in scena di paesi un tempo non contemplati in questo discorso, come ad esempio la Cina, la Russia ed il Giappone. Realtà che solo di recente si sono aperte alla cultura ed alla filosofia del bere bene.
In sostanza il vino continua a rappresentare un’eccellenza di tutto rispetto per quello che riguarda il nostro paese; un marchio di fabbrica da esportare anche all’estero, oltre che da diffondere all’interno dei nostri confini.

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