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CAIAZZO – Servizi socio – assistenziali, Mone a Giaquinto: “basta slogan, occorrono fatti concreti”

CAIAZZO – La consigliera di minoranza, Marilena Mone, invita il sindaco Stefano Giaquinto a fare di più in ordine alle politiche sociali e ai servizi assistenziali al fine di ridurre sul territorio caiatino le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia. Per la consigliera Mone, nella vita psicologa – psicoterapeuta, la raccolta a domicilio dei rifiuti solidi urbani nei confronti degli utenti anziani e disabili è certamente un primo passo. Ma non basta. Occorre maggiore incisività, da parte della classe dirigente caiatina nel suo complesso e in particolare dell’assessore delegata al ramo, nell’affrontare le problematiche presenti nella comunità non lasciando che sia soltanto l’Ambito ad occuparsene. E’ questo il compendio del Mone pensiero relativo al tema dei servizi socio – assistenziali.

“Il 1° agosto 2018, il Sindaco Stefano Giaquinto, con la sua consueta grande enfasi, rappresentava ad alcune locali testate giornalistiche online l’attenzione della sua amministrazione, ed in particolare dell’assessore delegato Monica Petrazzuoli, al tema dei servizi sociali e della tutela delle fasce deboli”, afferma Mone che continua: “Nella circostanza, il Sindaco parlava di “iniziative mirate a rendere meno gravosi i disagi e le difficoltà di tutti quei cittadini che nella nostra comunità si trovano in condizioni svantaggiate”, facendone un punto fermo del suo programma di governo, tema già peraltro affrontato nel corso della sua campagna elettorale. Noi del gruppo consiliare “Caiazzo bene comune” abbiamo accolto con favore l’intenzione, partecipata di recente, di organizzare la raccolta a domicilio dei rifiuti solidi urbani nei confronti degli utenti anziani e disabili. Tuttavia ad oggi non è dato sapere quali iniziative, concrete e sistematiche, abbia adottato o intenda adottare l’amministrazione comunale in relazione alla situazione di grave disagio psico-fisico che affligge alcuni nostri concittadini il cui malessere, talvolta, viene persino “urlato” pubblicamente sui social e in piazza, determinando nella comunità ansie, preoccupazioni, rabbia per l’inerzia delle istituzioni, persino pregiudizio, discriminazione ed esclusione. La nostra considerazione include anche quelle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà, costrette da profondi problemi finanziari, in qualche caso aggravati anche dall’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche o da dipendenze comportamentali legate al gioco d’azzardo. Proprio per destare l’attenzione su questi problemi e chiedere contezza delle iniziative intraprese al riguardo, il 10 ottobre scorso ho depositato presso il Municipio di Caiazzo un’interrogazione a risposta scritta indirizzata all’Assessore alle Politiche Sociali Monica Petrazzuoli, alla quale, fino ad oggi, non è seguita alcuna risposta, nessuna richiesta di chiarimenti o, perché no, anche di collaborazione in un’ottica di sinergica partecipazione tra gli opposti schieramenti consiliari e di condivisione di esperienze e competenze professionali. In quest’ottica mi sono attivata presso l’ufficio Servizi assistenziali per chiedere informazioni sulle attività già poste in essere in riferimento ai problemi su esposti e suggerivo di attivare ulteriori risorse che non gravassero sulle casse comunali come ad esempio coordinarsi con altri servizi dell’Azienda Sanitaria Locale, Associazioni o anche con i gruppi di auto-aiuto che già in passato avevano tentato di essere presenti sul territorio. Indubbiamente, racchiudendo 31 comuni, tra cui il Comune di Caiazzo, ognuno con le sue peculiarità, l’ambito territoriale C4 con la sua progettualità complessiva delle politiche sociali territoriali, non può soddisfare appieno le criticità presenti su un così vasto territorio. Per cui il Sindaco Giaquinto non può demandare all’Ambito la possibilità di risolvere tutti i problemi del nostro territorio. E’ quindi necessario prevedere momenti di concertazione con i soggetti e con le risorse presenti sullo stesso senza attendere che le soluzione vengano calate dall’alto. Sono trascorsi ormai quasi 5 mesi dalle elezioni comunali, non è più tempo per il Sindaco di lanciare slogan e promesse, occorrono fatti concreti e mirati. Spero che l’amministrazione comunale proceda celermente, senza ulteriore indugio, nella direzione di una efficace risoluzione delle problematiche prospettate, che vada ben oltre la semplice raccolta dei rifiuti a domicilio, e che soprattutto lo faccia prima che si debba assistere nuovamente ad episodi spiacevoli e gravissimi”, conclude la consigliera Mone.

 

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