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PIGNATARO MAGGIORE – Corteo anti impianti, tre generazioni di caleni in strada

PIGNATARO MAGGIORE – La manifestazione di domenica ha ricolorato di speranza il futuro di una terra apparsa, negli ultimi anni,  rassegnata ad un destino di inesorabile  declino.  Sono scesi in strada per manifestare il dissenso all’insediamento di nuovi impianti potenzialmente nocivi tre generazioni di caleni: i bambini, i loro genitori e i nonni. Forse è stato  il corteo di dissenso civile  più transgenerazionale dal 1993.   Vedere i  nonni tenere per mano i nipoti e percorrere i cinque km che separano la piazza dal sito dell’ex Kerò,   per rivendicare insieme il diritto alla salute, alla valorizzazione del territorio alla tutela dell’ambiente, ha regalato  al cuore ed alla mente la consapevolezza che nulla è perduto, e che vale la pena lottare ancora  compatti,  nonostante gli egoismi personali,  perché comunque uniti da un destino comune. Simbolicamente sulla rotonda sulla Casilina, a 190 km dal centro del mondo,  i  bambini hanno  seminato i semi del futuro. Gli adulti devono, adesso,  seminare l’asfalto lungo Via del Conte e bonificarla dalle microdiscariche, che hanno un impatto emotivo devastante sulla costruzione di  coscienza ambientalista il più radicata e condivisa possibile.  L’auspicio  è  che a breve si possano  vedere sui social i selfie dei politici,  benedire  laicamente (finalmente!) la bonifica dei cumuli di inciviltà e la messa in sicurezza di Via Del Conte.

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