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PIGNATARO MAGGIORE – Impianti per i rifiuti, cresce l’onda di protesta

Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – In assenza dei partiti  sul territorio, la sensibilità movimentista presente in ampi settori nel paese,   si sta organizzando in una rete spontanea di cittadini, che si stanno aggregando  su un tema  specifico,  come quello della tutela e della  difesa del territorio.  In questi giorni sui balconi di Pignataro  stanno “fiorendo” decine di  striscioni contro l’insediamento  sul territorio di impianti potenzialmente pericolosi.  Le iniziative in vista della mobilitazione del 28 ottobre si fanno sempre più incalzanti, e vedono  la partecipazione di tantissimi cittadini. Il  Movimento basta impianti rivendica il diritto dell’Agro caleno di essere il cuore di Terra di Lavoro e non la pattumiera della Provincia.  Servono le  bonifiche, la promozione del territorio, uno sviluppo sostenibile,  la valorizzazione   dei fattori di localizzazione dell’aria industriale. L’Agro caleno deve tornare felix e i caleni  rivendicheranno con vigore questo diritto, scendendo in piazza il 28 ottobre,  per cercare  di svegliare dal torpore una classe politica non all’altezza del suo ruolo, una burocrazia  spesso sorda alle istanze dei cittadini  e per mettere in fuga  chi pensa che il profitto venga prima di tutto, anche della salute delle persone.

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