PIEDIMONTE MATESE / ALIFE – Appalti truccati, svolta nel processo The Queen: il pm inchioda Venditti e Zoccolillo. Ecco le prove della corruzione

PIEDIMONTE MATESE / ALIFE – L’udienza del processo The Queen – svoltasi presso il tribunale di Napoli Nord, ieri – potrebbe rappresentare un punto di svolta importante per due imputati: l’ex assessore Gabriele Venditti e l’imprenditore Raffaele Zoccolillo. A loro il Pubblico Ministero (cioè la pubblica accusa) ha formalmente contestato il reato di corruzione. Tutto è avvenuto durante l’interrogatorio a cui è stato sottoposto l’imprenditore di Piedimonte Matese. Il Pubblico Ministero ha mostrato all’imprenditore un contratto stipulato fra la sua azienda e l’architetto Venditti. Un contratto che suggellava un rapporto professionale per un cantiere dell’impresa guidata da Zoccolillo nel vicino Sannio. Per la pubblica accusa non ci sono dubbi: quel contratto rappresenta la prova di una “utilità” incassata dall’ex assessore alifano. Una utilità, ipotizza l’accusa, ricevuta in cambio dei lavori che l’impresa stava eseguendo in quel di Alife. Il processo continuerà con la prossima udienza fissata per il mese di novembre. Il gup dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura a carico di 45 persone. Imputati, tra gli altri, l’ex consigliere regionale Pasquale Sommese, gli ex sindaci di Alife Giuseppe Avecone, di Casapulla Ferdinando Bosco, di Riardo Nicola D’Ovidio, l’attuale sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro. Sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione camorristica (solo per alcuni indagati). L’indagine ruota attorno all’ingegnere napoletano Guglielmo La Regina e per tale ragione l’inchiesta prende il nome di “The Queen”. Sotto la lente della Dda di Napoli sono finti alcuni appalti che i colletti bianchi avrebbero truccato per favorire le imprese della famiglia Zagaria del clan dei Casalesi.