PIETRAVAIRANO – DON PASQUALINO DI FEOLA PARROCO DELLA CHIESA S. ERACLIO DI PIETRAVAIRANO E LIETO DI PRESENTARE
La collezione dei pastori con lo scoglio fu un dono della famiglia dei Grimaldi alla Chiesa Collegiata di S. Eraclio di Pietravairano (32 PEZZI SUPERSTITI). I GRIMALDI, feudatari di Pietravairano, assistevano alle funzioni religiose proprio dal Coro della Chiesa di S. Eraclio collegato direttamente al loro palazzo gentilizio, da un “Passetto” coperto, che dava nel cortile del Palazzo Marchesale dei Grimaldi
La collezione e lo scoglio sono opera di scuola napoletana del ’700; a questo secolo risale il dono marchesale. Purtroppo lo scoglio è andato disperso e la serie dei pastori non è più integra: mancano il Bambinello, personaggi della vita quotidiana e persino il terzetto dei Magi è incompleto. Tuttavia i 32 pezzi superstiti sono in buono stato, e di notevole fattura. Si possono ammirare grazie alla sensibilità del parroco don Pasqualino Di Feola che li ha salvati dall’abbandono e dal disfacimento, e ne ha compreso l’inestimabile valore, e li ha fatti catalogare dalla Soprintendenza di Caserta e Benevento.I pezzi rappresentano la Madonna, S. Giuseppe, un Angelo di gloria, i musici e i servitori negri al seguito del Magi, il Beniro, i personaggi di vita vissuta, popolane con l’offerta, ed una puerpera nera, di mirabile fattura con un neonato in braccio. Nessun animale, né quelli della grotta né quelli del paesaggio agreste o cittadino si è salvato dal disastro.
1) San Giuseppe. Indossa l’abito viola con imporature gialle. Il volto, che ricorda da vicino il modello di Lorenzo Mosca, ha un’espressione di partecipe e delicato stupore più che di sorpresa come accade nei calchi del Sammutino. Il sentimentalismo che traspare dal volto spinge a collocare il pezzo nel tardo ’700. Mutila la mano destra. 2) L’Angelo di gloria. In veste azzurra ha il volto sereno atteggiato ad un’estetica gioia. I capelli sono mossi in modo da simulare il vento del volo. 3) Il beduino. Figura caratteristica ed essenziale nel presepe (o presepio nell’italiano regionale parlato a Napoli), il beduino indica il pastore dormiente. Le vesti sono in tela e panno assolutamente d’epoca. Beduino rappresenta l’umanità che deve rivolgersi alla vera vita. 4) Il re Mago adulto. Le vesti del re Mago sono lavorate con gusto e ricchezza: filigrana in oro e tessuto di seta. La figura è quella del mago adulto con volto connotato di stupore alla vista del bambino. 5) La Puerpera nera. Nel presepe un’altra figura notevole era costituita dalla donna orientale con bambino. Nel presepe di Pietravairano c’è una splendida variante: la puerpera nera, certamente più esotica, vestita con un abito ricamato ed una camicia di fine pizzo. É il simbolo di una maternità che chiede protezione alla madre di Gesù . 6) Figure dei popolani. Si caratterizzano per l’espressività del volto, forte e naturalistica. 7) Figure del corteo dei Magi. Ingenuità e partecipazione dai due personaggi che nel corteo dei magi suonavano strumenti musicali, per rendere più viva e intensa la scena d’arrivo dall’Oriente dei viaggiatori illustri in visita al presepe. Le figure dei 32 pezzi custoditi gelosamente vengono esposte in mostra, con scenografie particolari, durante il periodo di Natale ogni 5 anni. Contatti. Tel. 0823-984097 3383583046. Pietravairano dicembre 2008 . Quest’anno così come nell’ultima edizione nel dicembre 2008 il curatore della mostra è l’Architetto Antonio Leone.